Negli Scour si riuniscono alcuni esperti personaggi del panorama estremo americano: alle chitarre Chase Fraser (già nei Decrepit Birth) e Derek Engemann (Cattle Decapitation); al basso John Jarvis (Pig Destroyer, Agoraphobic Nosebleed); dietro le pelli il meno noto, ma non meno capace, Jesse Schobel; e alla voce il più celebre white wine suprematist del pianeta, Phil Anselmo. Con questo progetto il vocalist dei Down torna al suo amore primordiale per il black metal, dimostrandosi pienamente a suo agio nello scream/growl con cui interpreta questo materiale. Gli Scour ci propongono infatti un EP che rimanda fortemente al black svedese della seconda metà degli anni ’90, con Dark Funeral e Marduk quali riferimenti primari, arricchito talvolta da elementi del miglior grind britannico (Napalm Death e Lock Up). La qualità media dei pezzi è molto alta: esperienza e capacità ci sono, e si sente. Le prime quattro tracce sono ben ancorate alle coordinate che abbiamo menzionato, mentre “Tactics” è un inquietante intermezzo ambient-industrial e la conclusiva “Tear gas” ci riserva un assolo nella parte centrale, che taglia in due la canzone e dà la stura ad un finale cadenzato, con gang vocals feroci.
In meno di quattordici minuti gli Scour sfornano un buonissimo prodotto, cui speriamo i cinque indaffarati musicisti daranno un successore: sarebbe un peccato se il progetto si fermasse a quest’unica release.
(Housecore Records, 2016)
1. Dispatched
2. Clot
3. Crooked
4. Codes
5. Tactics
6. Tear Gas
7.0