Finalmente riusciamo a vedere i russi Shokran dopo un paio di tira e molla nel vecchio continente. Band djent a tema antico Egitto molto interessante con ottimi dischi alle spalle, si presenta all’Alchemica Music Club di Bologna in formazione ridotta al minimo essenziale, ovvero batteria, chitarra e voce. A rendere la serata ancora più intrigante sono stati i gruppi spalla: i reggiani Where Stars Collide e i locali Prospective. Già vi possiamo dire che, malgrado le poche persone presenti, è stata una bellissima serata.
Shokran Ethereal Tour Pt. 2
Alchemica Music Club, Bologna
19/09/2019
WHERE STARS COLLIDE
Tocca ai giovani Where Stars Collide scaldare i pochi presenti dell’Alchemica Music Club, compito certamente non facile, ma il quartetto si è comportato egregiamente sul palco nei 30 minuti a propria disposizione. Il genere suonato spazia tra le sonorità dure del djent e quelle più melodiche del genere. Nei momenti più ariosi sembra quasi di sentire Plini, per quanto riguarda le atmosfere, o, altra componente molto interessante, i Deftones in salsa più moderna e catchy. I Nostri hanno deciso di non rivelare i titoli delle canzoni suonate, quindi aspetteremo con curiosità l’uscita del loro primo disco per poter ascoltare tutto molto attentamente. I reggiani sono stati bravi a suonare e a scaldare le capocce dei metallari presenti grazie anche ai loro breakdown tipicamente djent.
PROSPECTIVE
Velocissimo cambio di palco e tocca ai padroni di casa Prospective. I felsinei non hanno bisogno di presentazioni, sono paladini dei djent nostrano e hanno proposto una scaletta micidiale e pachidermica. Pezzi come “So Far Gone” e “The Void” hanno letteralmente tirato giù il locale. Intanto il pubblico è aumentato e si diverte tantissimo grazie alla proposta della band che sul palco sa dannatamente farsi valere. Piccola sorpresa il nuovo pezzo “Kill Me”, definibile semplicemente come una mina antiuomo che fa salire l’acquolina in bocca per il loro nuovo lavoro. Morale della favola: prova maiuscola. Già non vediamo l’ora di rivederli suonare dal vivo, magari con il loro ultimo album terminato. In ogni caso non dovremo aspettare troppo tempo.
SHOKRAN
Sono le 22:30 e tocca agli headliner russi Shokran. Piccola particolarità: suonano in formazione ridotta a tre componenti anziché quattro, poiché il bassista ha dato forfait, ma ciò non placa le furie russe sul palco. Sound ben confezionato e con “The Storm And The Ruler” gli ex sovietici bastonano i presenti, peccato però che l’Alchemica sia lontano dall’essere tutto esaurito. Gli Shokran in ogni caso non si sono fatti scoraggiare e hanno regalato ai pochi presenti un bello spettacolo. Piccolo problema tecnico della chitarra di Demayenko, che ad un certo punto ha deciso di smettere di funzionare, fortunatamente al termine di un brano. Cavo jack classico e situazione risolta. Sebbene fossero in tour per il loro buon Ethereal, i Nostri hanno deciso di pescare da tutte le opere precedenti. Andrew Ivashenko è una vera e propria bestia da palco che catalizza su di sé l’attenzione dell’audience. Piccolo momento di imbarazzo per l’encore, alla fine un ragazzo ha chiesto quasi candidamente un bis e il gruppo si è dimostrato in estasi e ha ringraziato tantissimo. Ovviamente hanno eseguito “Creatures Of The Mud”. Dopo un’ora e quindici minuti salutiamo il gruppo russo con la consapevolezza di aver visto un ottimo spettacolo. Unica nota stonata la poca affluenza, speriamo di rivedere tutti i gruppi presenti in altri contesti.