Provenienti dal paese meno desertico del mondo, la Norvegia, gli stoner Slomosa pubblicano il loro primo album dal titolo omonimo proprio in questi giorni. Una anticipazione di questo c’era gia’ stata un anno addietro quando i single “Horses” e “There is nothing new under the sun” avevano riscosso un successo quasi a sorpresa arrivando all’impressionante cifra di ben 170.000 trasmissioni soprattutto in Svezia, Germania e Stati Uniti.
Prodotti dalla Apollon Records la band si era comunque gia’ fatta notare nel 2017 grazie a diversi live nei quali il loro stile fatto di chitarre dai suoni bassi, sound pesante e voce decisamente alta era stato ribattezzato da alcuni come Tundrarock e dopo aver recrutato la bassista Marie Moe e il chitarrista Tor Erik Bye il combo si e’ messo immediatamente a disposizione dell’agente Ragnar Vikse gia’ al servizio di gruppi scandinavi del calibro di Turbonegro e Graveyard con l’intento di conquistare fan di band acclamate del genere stoner quali Queens of the Stone Age e Red Fang. Per quel che riguarda le canzoni dell’album in arrivo oltre alla gia’ citata “Horses” con il suo riff semplice ed efficace (anche se considerate le potenzialita’ della band avrebbe meritato un cantato piu deciso e qualche variazione di sonorita’) e “There is nothing new under the sun” con i loro suoni grezzi e garage consigliamo l’interessante “My mind’s desert” dove la chitarra si fa’ apprezzare meglio rispetto alle altre tracce sconfinando quasi nel progressive e “Psychonaut” che possiamo definire come la tipica desert stoner song suggestiva ed accattivante con il suo sound ipnotico.
Pezzi infine come “Traktor” ed “Estonia”, specialmente quest’ultimo, meritano comunque un ascolto per le loro particolaritá a livello di ritmo e melodia spaziale. Il disco che non pretende di rinnovare o stupire ma farà la gioia degli affezionati del genere.
(Apollon Records, 2020)
1.Horses
2.Kevin
3.There is nothing new under the sun
4.My mind’s desert
5.Scavengers
6.Traktor
7.Estonia
8.Psychonaut