Il musicista creativo Kristian Karlsson inizia il suo brillante percorso come tastierista nella band post-metal Cult of Luna e dà un forte contributo come bassista ai post-rocker pg.lost. La sua impronta culturale e personale sfocia in un infinito studio sperimentale e malinconico, che conferma a pieni voti questa nuova creatura solista Soars, un progetto che poggia la musica di stampo prettamente strumentale su un tappeto lunare post-rock e ambient, fino a toccare vette molto alte in passaggi misteriosi da brividi. Repeater viene prodotto per l’etichetta berlinese Pelagic Records ed è una precisa e perfetta colonna sonora futuristica, dove l’artista svedese esprime con calore gli istanti autentici della sua vita in modo semplice e sintetico.
La title-track “Repeater” dà il via ad un universo cosmico dove le piccole particelle di una galassia ci trascinano in un viaggio impressionante. Il ritmo lento del synth a tratti sospesi accende una sensazione acida e dissonante, creando un incandescente percorso che verso la fine si trasforma in qualcosa di più spinto e rumoroso. Una traccia straordinaria e potente che unisce tutti i sentimenti in un cubo di vetro sottile e prezioso. Segue la trionfante “Uprise”, con un pattern di batteria splendido e un’aura mistica che con violenza si scaglia nel cambio distorto e polveroso. Nella seconda parte del brano si esplora una scia lieve e dolce con un colorito vocale di voci bianche fino ad inoltrare un tempo sempre più deciso, che si arresta in una tensione repressa e caotica. “The Waiting” è un’altra canzone riuscita con un limbo interrotto di elettronica che crea quel giusto mistero e le percussioni mescolano vibrazioni orchestrali lasciando andare via il corpo in un posto sicuro, per un brano pazzesco e complesso. Ora passiamo al momento più alto del disco sulle note dormienti di “Grow”, una produzione monumentale e ipnotica con una quiete sensibile che rilassa gli animi e ci trascina in un incantevole storia immaginaria di crescita e speranza. Passando poi per l’emozionante e traballante sound in “Old & Heavy” che accoglie diversi spunti salienti e riflessivi, grazie all’esplosione di un ritornello ampio e originale. Le ultime due tracce infine, “Unfollow” e “All Ends”, ci ricordano il passato di Kristian descrivendo con lucidità il tempo perduto in un tappeto commovente di suoni leggeri e sfuriate metalliche, che uniscono il paradiso all’inferno con estrema personalità.
Repeater è un grande album elegante da custodire con cura: il Nostro ci invita ad accogliere con entusiasmo questa piccola perla gustando la sua bellezza in ogni sua sfumatura.
(Pelagic Records, 2023)
1. Repeater
2. Uprise
3. The Waiting
4. Grow
5. Old & Heavy
6. Unfollow
7. All Ends