Quinto studio album per la stoner band di Austin, Texas, il secondo dopo Apocryphon ad uscire sotto Razor & Tie. Possiamo subito dire che rispetto a tutto il curriculum musicale del gruppo High Country segna una svolta epocale: il sound dei The Sword evolve definitivamente dallo stoner verso un hard rock di tipo sudista.
D’altronde lo stesso frontman John D.Cronise in fase di produzione aveva annunciato cambiamenti stilistici importanti, finalizzati ad evitare ripetitività e mancanza d’ispirazione. Questa volontà si è tradotta in una tracklist decisamente gradevole, varia e in certi momenti pure sorprendente; segnaliamo in particolare “Empty Temples”, quasi un omaggio ai Thin Lizzy soprattutto nel modo in cui è cantata, e la suggestiva “High Country”. Impressionante il numero di musicisti aggiuntisi alla band in questa occasione, ben cinque tra voci e strumenti di supporto, come a sottolineare il massiccio lavoro svolto per la preparazione dell’album.
C’é da dire che la scommessa è stata vinta, almeno a vedere la reazione da parte del pubblico: l’album è infatti riuscito a varcare le frontiere americane, raggiungendo in particolare un onorabile undicesimo posto nella UK OCC Rock Album Chart, e penetrando per la prima volta nel mercato australiano. Ascoltando High Country si ha l’impressione che gli Sword di Warp Riders siano definitivamente defunti e che difficilmente in futuro ci sarà un ritorno verso lo stile originale.
(Razor & Tie,2015)
1.Unicorn Farm (Instrumental)
2. Empty Temples
3.High Country
4.Tears Like Diamonds
5.Mist and Shadow
6.Agartha (Instrumental)
7.Seriously Mysterious
8.Suffer No Fools
9.Early Snow
10.The Dreamthieves
11.Buzzards
12.Silver Petals (Instrumental)
13.Ghost Eye
14.Turned to Dust
15.The Bees of Spring