Il trio tedesco The Spacelords torna con un disco targato Tonzonen Records per completare, dopo Liquid Sun e Water Planet, la propria interessante e anticonvenzionale ricerca musicale dove ogni singola nota, assolo o passaggio corrisponde ad un elemento o punto preciso di quello che potremmo senza banalità definire come lo Spaceflowerspsychoverse.
Che i tre facciano sul serio lo si intuisce subito attraverso la tracklist che prevede, guardacaso, solo tre canzoni della durata media di dieci minuti, che raddoppiano nella sterminata e conclusiva “Cosmic Trip”. L’ascoltatore non può permettersi nessun calo di concentrazione mentre il chitarrista Hazi Wettstein, il bassista Akee Kazmaier e il batterista Marcus Schnitzler liberano il loro talento misto, bisogna riconoscerlo, ad una tecnica sopraffina ma anche, come nel caso della parte centrale di “Spaceflowers”, di vigorosi, e primari, giochi di chitarra/batteria prima dei ben più intricati passaggi di “Frau Kuhnkes Kosmos”.
Non per tutti i gusti, certo, ma qui il viaggio musicale dei The Spacelords è di quelli che non si dimentica, e ci si chiede volentieri cosa sapranno sfornare in futuro i tre teutonici a partire da questo punto di non ritorno.
(Tonzonen Records, 2020)
1. Spaceflowers
2. Frau Kuhnkes Kosmos
3. Cosmic Trip