Vengono da Baton Rouge, Louisiana, e sono uno degli acts DIY più attivi degli ultimi anni. I Thou suonano uno sludge / doom impregnato di black e drone, fatto di tempi ossessivi e lenti contornati da un cantato che molto deve alla scuola black metal in quanto a screaming. Decisamente meno dediti al terrorismo sonoro dei Primitive Man, meno aggressivi e spietati dei Coffinworm e decisamente meno southern degli Inter Arma, ma con altrettanto gusto per la sperimentazione, i Thou possiedono una splendida personalità che permette loro di essere accostati a nomi simili di questa scena senza però essere considerati derivativi bensì di pari lignaggio ed importanza nel filone.
Attivi dal 2005, anno che vide la pubblicazione del loro primo demo, questi ragazzi dovrebbero essere un esempio per tutti coloro che in questi anni decidono di fare propria la cultura del “do it yourself” (sì, non appartiene solo all’hardcore); i Thou hanno infatti all’attivo una invidiabile serie di live e produzioni, ad oggi oltre quattordici tra split, full-length e demo, e una qualità del proprio messaggio artistico sempre di valore. Tralasciando per questioni di spazio l’enormità della loro produzione globale e basandoci solo sugli album rilasciati, il percorso evolutivo del doom / sludge dei nostri non ha mai avuto sosta dal loro primo Tyrant ad oggi. Ora, dopo l’ultimo ottimo e malinconico Summit i Thou si rifanno vivi con Heathen, altro disco di ottima ispirazione in cui il sound dei nostri si inerpica su una contaminazione drone molto più in vista, rallentamenti doom a dismisura e riffoni granitici di una semplicità invidiabile ma che svolgono egregiamente il loro compito nell’economia del platter. La componente black in questo caso rimane dietro le quinte dal punto di vista strumentale, per quanto se ne percepisca il chiaro influsso malsano nelle atmosfere proposte, mentre vive e respira a pieni polmoni tramite l’ugola di Bryan Funck, sempre ispirata e mai sottotono.
E’ davvero difficile trovare qualche traccia che spicchi sopra le altre dato l’equilibrio di questo lavoro, e la fluidità d’ascolto non aiuta di certo nel provare a selezionarle. Heathen è un ottimo disco composto da tracce dalla lunghezza estremamente variabile, dai 40 secondi ai 14 minuti, e sono proprio i brani più lunghi quelli in cui i nostri riescono ad esprimersi al meglio, riuscendo a far giungere il loro malsano messaggio (ottime le lyrics, ne consiglio la lettura) a cavallo tra occultismo, rabbia e collasso sociale, nella maniera più completa possibile. Consigliato sia a chi segue la scena sia a chi ama il doom lento ed oppressivo ma che non manca di soluzioni intriganti, senza fossilizzarsi su tre accordi ripetuti a ripetizione.
(Robotic Empire, 2014)
1. Free Will
2. Dawn
3. Feral Faun
4. Into The Marshlands
5. Clarity
6. At The Foot Of Mt. Driskill
7. In Defiance Of The Sages
8. Take Off Your Skin And Dance In Your Bones
9. Immorality Dictates
10. Ode To Physical Pain