Il favoloso paesaggio montano che ci accompagna fino al cuore di Lubiana, la splendida capitale slovena, per una serata con bill da capogiro per gli amanti del death metal più moderno (Thy Art Is Murder, Carnifex, Fit For An Autopsy e Rivers Of Nihil) ci rende meno amaro il dover perdere la band d’apertura (gli I Am). I particolarissimi orari dell’evento non ci danno molto scampo, arriviamo in tempo per ritirare il pass e tuffarci a capofitto nel live.
Il Kino Siska come sempre è una cornice ideale, a livello audio è un porto sicuro per chi ascolta, e anche l’area foto è come sempre un vero e proprio ufficio, rendendo l’esperienza sempre priva di spiacevoli inconvenienti, un enorme respiro di sollievo una volta tanto.
THY ART IS MURDER + CARNIFEX + FIT FOR AN AUTOPSY + RIVERS OF NIHIL
Kino Šiška, Lubiana
10/02/2020
RIVERS OF NIHIL
I Rivers Of Nihil sono la prima band della serata per me e che dire, piacevoli e tecnicamente spessissimi. Una band preparatissima, dalle idee chiare e dalla capacità innegabile, il set vola abbastanza velocemente con un ritmo incalzante e delle bordate decisamente violente. L’unica pecca è forse la mancanza delle textures atmosferiche e particolari che donano alla band la peculiarità, lavori come “Where Owls Know My Name” non traslano perfettamente live, ma vista l’oggettiva difficoltà del progetto, possiamo chiudere un occhio.
FIT FOR AN AUTOPSY
Rapidissimo cambio di palco ed ecco i veri mattatori della serata, nel pieno delle attività collaterali a The Sea Of Tragic Beasts i Fit For An Autopsy colpiscono con violenza il pubblico di Kino Siska. La band americana mette a ferro e fuoco il palco con una sequela di brani dall’impatto spaventoso, spaziando fra l’ultima release e il colossale The Great Collapse travolgono ogni singolo presente.
Nonostante il set limitato a poco più di mezz’ora, i Fit For An Autopsy riescono a coinvolgere il pubblico e arrivare dritti al punto con il loro groove mostruoso e la loro personalissima densità. Ogni singolo elemento della band si muove all’unisono per restituire il massimo dell’amalgama e della sinergia fra gli strumenti, pochissimi virtuosissimi e tantissima sostanza. Riff ispiratissimi e sempre spietati, un drumming personalissimo e di una potenza dirompente e un Joe Badolato eroico, che nonosante i fastidi fisici, inscena una performance ideale, frontman singolare.
CARNIFEX
Altro giro, altra corsa. I Carnifex iniziano il set nella stessa maniera in cui lo portano avanti per circa un’ora. Escludendo il gusto puramente personale riguardo l’estetica della band sul palco, la presenza scenica è ridotta al minimo sindacale, e la poca longevità della proposta musicale finisce per stancare dopo poco metà dello show. Il pubblico sembra apprezzare le hit, ma in generale il set scivola addosso senza lasciare moltissimo, un vero peccato. Sfortunatamente l’ennesima conferma che le otto, nove, cinquanta corde non sono sinonimo di cattiveria e pesantezza, ma l’attitudine giusta si.
THY ART IS MURDER
Svelata la magnifica scenografia, i Thy Art Is Murder sono pronti a salire sul palco. Questa volta serve una premessa, perché umanamente credo che una serata no possa capitare ad ogni persona umana su questo pianeta, ma mi viene difficile pensare che l’intera band possa stare male all’unisono. È abbastanza difficile quindi empatizzare con una band intera che sul palco fa si e no il compitino, evidentemente svogliata e senza mordente. Spezzo una lancia in favore del discussissimo CJ, che seppur in evidente difficoltà fisica, non ha mollato finendo il set e non mancando di ringraziare il pubblico.
Tornando alla musica: set incentrato sull’ultimo lavoro Human Target, bene eseguito, senza infamia né lode. A fare il vero e proprio show sono i modi del carismatico CJ, il nuovo batterista della band, super in forma e il gioco di luci/proiezioni della scenografia curatissima.
Con il termine intorno alle 23 non è stato difficile fermarsi un attimo con le band, il momento conviviale a margine del concerto è stato molto naturale ed apprezzato e come formula, escluso l’inizio così presto da essere un problema per chi viene da fuori, pare funzionare molto bene. Ennesima piacevolissima serata nella capitale slovena; ottimo lavoro Dirty Skunks!