Il primo album dei Timelost può essere definito come una vera e propria esplosione, che alterna il punk veloce primordiale allo shoegaze nostalgico, senza dimenticare il grunge nonché l’oscurità del post-punk. Se tutto ciò può sembrare eccessivo, vi possiamo garantire che nessuna delle undici canzoni in lista risulta scontata o ripetitiva, riuscendo sempre a centrare le intenzioni della band.
Nato dall’unione del cantante e chitarrista Singer Shane Handal e del batterista Grzesiek Czapla, il duo di Philadelphia ha lavorato un anno per il concepimento di questo Don’t Remember Me For This, per il quale ha usufruito del supporto tecnico di Jeff Zeigler (Kurt Vile) per il suono ed Ed Brooks (REM) per il mixing. Oltre a ciò, come ricorda lo stesso Handal: “Non volevano un concept album, ma qualcosa che ci rappresentasse con suoni all’interno delle parole, anche se ciò poteva esporci a dure critiche: alla fine è meglio così”.
Tra i pezzi che possono suscitare il maggior interesse indichiamo le suggestive e stranianti “Lysergic Days” e “Life Avoider”, ma anche le immediate “Heart Garbage” and “Closure Is Expensive”, la cui energia spinge all’ headbanging più spontaneo.
(Golden Antenna records,2019)
1.Timelost
2.Lysergic days
3.Nausea curtains
4.Don’t remember me for this
5.The river broke us
6.Life avoider
7.Heart garbage
8.Closure is expensive
9.It only hurt once
10.I know cemeteries
11.Cryptorchid