Non confondiamoci: che ci crediate o meno, esistono svariati gruppi che si firmano sotto la dicitura TRAKTOR, ma quelli che oggi interessano a noi sono svedesi, hanno appena rilasciato il loro quarto album Mean Business e suonano un post hardcore che per voce e musica ricorda smaccatamente Cedric Bixler-Zavala e i suoi At The Drive-In.
A voler essere cattivi potrei dirvi che le peculiarità dei TRAKTOR sono tutte qui, ma ometterei di elencare alcune sfumature che li rendono appetibili, soprattutto agli amanti del genere. La band, come si dice dalle mie parti, ha “del manico”, ovvero sono tecnicamente bravissimi, possiedono gran senso del ritmo, attaccano con riff taglienti e grazie alla voce penetrante ed ammaliante di David Deravian ci presentano tutto il corollario post hardcore che parte dalla old school svedese (vedi Refused) fino al noise rock controllato degli stimati Drive Like Jehu.
Peccato dunque che in questo Mean Business non venga messo nulla di nuovo sul piatto sempre affamato del rock; senza prendersi troppi rischi, gli svedesi confezionano un’opera veramente ben prodotta ma che sembra eccellere per aver scopiazzato bene dai compagni di banco più che per stile proprio. All’interno della tracklist, composta da brani carichi e veloci, troviamo ad ogni modo qualche colpo ben assestato, come nel caso di “W.T.R.R”, una sorta di mantra meccanico che rappresenta al meglio tutta la rabbia e la tenacia che scaturisce da questo nuovo album.
Correggendo un po’ il tiro, in futuro potrebbero stupirci davvero.
(Atlas Rec, 2016)
Senter
First Skin First Blood
Omega
W.T.R.R.
The Secret
No Filter
Follow The Trail
Daggers & Feathers
The Cause And Cure
Wizard Of Choice