I Tusmørke sono un eccentrico e delirante gruppo progressive norvegese, le loro tematiche dissonanti e fuori dal tempo avvolgono un sound cosmico e straordinario, che addolcisce le strutture in un percorso attraente. La psichedelia d’avanguardia torna con prepotenza anche in questo nuovo lavoro in studio dal titolo Hestehoven, distribuito dall’etichetta Karisma Records con sede a Bergen. Al suo interno troviamo un suggestivo cammino autocelebrativo che compone una poetica e entusiasmante sinfonia, come a voler raccontare l’incontro con una divinità mitologica; il tutto arricchito da una linea vocale sensuale e una manciata di riff profondi che cullano al meglio l’ascolto in un luogo attento e personale.
L’iniziale “Cycle of the Gylfaginning” ci cattura subito dentro un vortice danzante e atmosferico, che avvicina l’ascolto agli storici Jethro Tull, infatti il contributo incredibile del flauto traverso completa una corsa allucinante e ritmata. Un brano soffice che trova un attimo sensibile sulla parte finale, per poi ruggire alla luna in un ritornello audace. Segue la title-track “Hestehoven”, dove viene messo in risalto un testo prezioso e ben orchestrato; nella ritmica invece si regge un tempo complesso con una nebulosa tematica spaziale, che completa un tappeto magico e incisivo. “Den behornede guden” e “Andemaneren” si agitano in un’atmosfera felice e giocosa, con il cantato bizzarro e difficile da comprendere. Le distorsioni poi spostano le emozioni in qualcosa di più naturale e sognante, mettendo in luce la grande personalità del gruppo. Il basso trionfante e le note corpose di “Jeg klumser deg” danno il via alla seconda metà del disco: qui le sensazioni hanno una forte impronta melodica, cercando calore in una affascinante suite sperimentale. Prima di chiudere “Kyprianos” continua il mood di mistero ed esoterismo, per una traccia oscura e ambiziosa. La fine viene affidata alla maestosa “WIcked Ways of Witches and Wizards”, un’opera completa e illuminante, che chiude la corsa in un limbo doom scenico.
Hestehoven è un album interessante, che ci porta in un’era d’oro e rilassante completando un ricercato rituale sabbatico che solo la band riesce a trascinare alla perfezione da diversi anni. Un’autentica conferma sulla scena musicale progressive rock.
(Karisma Records, 2023)
1. Cycle of the Gylfaginning
2. Hestehoven
3. Den Behornede guden
4. Andemaneren
5. Jeg klumser deg
6. Kyprianos
7. WIcked ways of Witches and Wizards