Durante le ultime settimane di questo 2022 la collaborazione tra Moment of Collapse Records, Itawak Records, Yoyodyne Records e Poutrage Records ci regala una piccola perla dagli angoli più remoti dell’underground francese. A sette anni di distanza dal debutto Apnée, i VALVE tornano con un album intenso e scabroso, che sprigiona in quattro pezzi un sound monolitico composto da riff spietati, atmosfere plumbee e parti vocali ricolme di angoscia. Thermoclines mette in mostra il potenziale distruttivo che già nel precedente lavoro si poteva notare, parzialmente nascosto da uno strato di immaturità che ora è relegato al passato.
Lo stile dei Nostri si stabilisce su fondamenta sludge e post-hardcore, con accenni ad altri generi che sono spesso dietro l’angolo come gli arpeggi dissonanti che introducono l’opener “XXXIII”, i quali richiamano un certo tipo di black metal atmosferico e irregolare. Per lo scenario fosco che va a generare il pezzo e per certi passaggi più schietti i richiami al black non si limitano ai primi minuti, e anche in altri momenti del disco fanno capolino, ma la dirompente anima sludge tende a prevalere. Già dalla prima traccia sono numerosi gli scenari che si susseguono, mettendo in mostra una proposta mai statica, che alterna consapevolmente attimi di pura perfidia ad altri più profondi, mantenendo l’intensità come leitmotiv. Dopo il crescendo presente nella seconda metà dell’opener c’è spazio per il brano più diretto dell’album: “Kabuki”. La canzone colpisce senza esitazioni con dei richiami mathcore spietati: i riff irregolari si dimenano con impeto e le parti melodiche sono sempre taglienti. Dopo questo passaggio movimentato, la seconda metà del lavoro si dimostra inizialmente molto più incentrata sulle sonorità sludge, che si ergono come dei monoliti. La fiamma hardcore rimane comunque viva, e infatti sia la title-track che la conclusiva “Schism” si lasciano andare a dei minuti finali più schietti, dimostrando la dinamicità dell’intero album. Tra riff cadenzati e altri più irregolari, che si legano a un cantato a sua volta variegato e profondo, i quattro brani mantengono un’intensità massiccia, mostrando i grandi passi in avanti dei Nostri.
Thermoclines è un disco dalle numerose sfaccettature, abile nel mantenere costante l’attenzione grazie alla continua evoluzione delle sue trame. Questa natura eccentrica e pungente coesiste anche con una concretezza di cui i VALVE possono essere orgogliosi: durante l’ascolto regna un ordine che enfatizza l’impatto dei quattro pezzi, e per quanto possano essere repentini certi passaggi, non vengono mai abbandonati a sé stessi. Con questo nuovo lavoro, la band francese lascia alle proprie spalle un debutto a tratti intrigante ma nel complesso abbastanza sterile, con il sound che ora è molto più completo e maturo.
(Moment of Collapse Records, Itawak Records, Yoyodyne Records, Poutrage Records, 2022)
1. XXXIII
2. 歌舞伎 (Kabuki)
3. Thermoclines
4. Schism