Abbiamo lasciato il quartetto di Chicago nel 2015 con un buon, seppur sotto certi aspetti un po’ acerbo, Matriarch. Con questo nuovo lavoro i Veil Of Maya continuano sulla falsa riga segnata dalla loro precedente opera con questo False Idol, limando e perfezionando certi aspetti che non avevano assimilato al meglio dopo il loro cambio di stile.
La cover di questa nuova fatica è molto intrigante e ben fatta, già mette di “buon umore” l’ascoltatore. Passando al lato musicale, che è ciò che conta alla fine della fiera, abbiamo un buonissimo inizio, infatti dopo il breve brano introduttivo “Lull” entriamo nel vivo con “Fracture”, pezzo decisamente VOM 2.0, carico delle loro ritmiche sincopate e schizzate. I ritornelli melodici in gran parte del disco son abbastanza orecchiabili, anche se a volte risultano un po’ troppo ridondati. Il lavoro delle chitarre di Marc Okubo è sempre impeccabile come d’altronde la sezione ritmica. Molti brani trasudano una violenza malata, però come detto poc’anzi le parti melodiche risultano essere un po’ stucchevoli e sembrano emulare troppo i loro fratelli di roster Periphery; non ne sono una copia identica, ma li ricordano parecchio. “Whistblower” è pura potenza adrenalinica grazie ai monumentali breakdown djentosi e le sfuriate delle chitarre con sotto gli sweep del bassista Den Hauser. Altri brani degni di nota sono “Follow Me”, brutale e glaciale grazie anche ai piccoli inserti elettronici, e la conclusiva “Livestream” che è la degna chiusura di un buon disco che segna definitivamente il distacco dalle loro origini.
Che dire, questo False Idol si può definire ormai un album in pieno stile VOM, piaccia o non piaccia. Un disco con tanti pregi, ma ancora con qualche difettuccio che non riesce a consacrarli nell’Olimpo. Ad ogni modo è un lavoro piacevole e divertente, che ci sentiamo di consigliar a tutti. Gli amanti della band non rimarranno certamente delusi, anzi.
(Sumerian Records, 2017)
1. Lull
2. Fracture
3. Doublespeak
4. Overthrow
5. Whistleblower
6. Echo Chamber
7. Pool Spray
8. Graymail
9. Manichee
10. Citadel
11. Follow Me
12. Tyrant
13. Livestream