Il trio svizzero Ventura continua il suo percorso sofisticato cavalcando un periodo produttivo e di scoperta. Nella loro storia ventennale esplorano un paesaggio ritmico e potente creando un sound forte e d’impatto spalmato su diverse produzioni importanti. Con questo nuovo capitolo dal titolo Superheld il gruppo va alla ricerca di una narrazione emozionante e versatile, seguendo un timbro rock moderno e attuale accompagnato da una scrittura perfetta e di grande maturità.
L’impatto sentimentale di “Dwell” apre l’album con una malinconica esecuzione vocale dalle influenze Dinosaur Jr. e dopo il primo tocco leggero la traccia si incattivisce sul ritornello energico e una linea di chitarra morbida che sul finale lascia un segnale sensibile. Un’apertura bella e accogliente che culla un sound eccellente e familiare. Con l’arpeggio furioso di “Advertiser” invece viene data una marcia più noise al cammino con la distorsione sostenuta che porta l’ascoltatore a scoprire diversi lati della band. Un brano interessante che lascia quell’aura di mistero e riflessione sulla parte centrale. “Most Arts” e “Bubbles” sono due composizioni notevoli che mettono in mostra l’insieme di passaggi ruvidi a tratti post-rock trascinando l’orizzonte in un’atmosfera contemporanea, qui il grande talento dei musicisti si nota con maggior rilievo dando quel timbro innovativo alle strutture. Con “Freeze In Hell” si torna a cavalcare lidi grunge rock con una traccia semplice che segue il tempo regolare e godibile, mentre in “Patron Saint” affrontiamo spolverate rumorose in chiave Fugazi per uno dei brani più belli. Sulla parte dell’intermezzo il riff aggressivo ci toglie il respiro chiudendo una canzone vibrante e meravigliosa. La seconda parte inizia con un giro post-metal e sognante in “Optimistic” e un crescendo pesante che ci soffoca al suo passaggio, sulla linea vocale poi si porta avanti il solito timbro melodico e ossessivo per descrivere un disturbo interiore. Gli animi rallentano sulla dolce “Obviously” che dà quel senso di calma solo all’inizio prima di tornare nell’infernale miscuglio di suoni martellanti, una canzone trascinante e sperimentale che ci cattura fino all’ultimo istante. Le ultime due canzoni completano questo viaggio stupendo, partendo dalla formidabile “In me, there are three” e il suggestivo tiro spedito che al suo interno lascia anche la sottile nostalgia di uno sfogo liberatorio. Chiudiamo con la lenta e drammatica “From Evil”, una traccia immortale che attraversa il cuore in modo impeccabile lasciandoci una carezza amorevole e affascinante.
Con questo quinto lavoro in studio i Ventura confermano alla perfezione le loro intenzioni e nel silenzio conquistano una fetta importante e sentimentale dei nostri pensieri, per un approccio prezioso ed estetico.
(Vitesse Records, 2025)
1. Dwell
2. Advertiser
3. Most Arts
4. Bubbles
5. Freeze In Hell
6. Patron Saint
7. Optimistic
8. Obviously
9. In me, there are three
10. From Evil