C’è poco da fare, è quasi sempre dal primo ascolto che riesco a capire quanto un album possa catturare la mia attenzione: le atmosfere e le sonorità che i When Waves Collide ci propongono in Chasm, per quanto risultino già sentite, hanno saputo sapientemente toccare corde a me molto care, riuscendo a tratti ad emozionarmi. Il quartetto parigino ci offre un post rock/post metal con delle inserzioni di musica elettronica, che a volte rimandano a sezioni tipiche dei nostrani Postvorta, ma con una marcia in meno: un esempio è la poco incisiva “Stranding” che, come ending track, lascia un po’ l’amaro in bocca.
Fuori discussione è la potente capacità espressiva e comunicativa generale del disco a cui, però secondo chi scrive, manca una componente vocale di spessore che avrebbe potuto rendere ancor più memorabili, i frangenti più emotivi dell’intera release. I punti forti di Chasm sono sicuramente le melodie catchy, le sovraincisioni di chitarra e le sfuriate più aggressive, che accrescono di molto la dinamicità dell’ascolto. Menzione d’onore a “Cataclysm” specie durante la seconda metà del brano, agli ultimi momenti di “Dark Matter”, all’’incalzo finale in “Omen” e alla davvero ottima “Chimera” che con ogni probabilità si aggiudica il titolo di miglior pezzo del lotto.
Due sono i difetti più lampanti dell’intera release: il primo è il costante richiamo alle band a cui i Nostri fanno riferimento e chiaramente si ispirano, su tutte Russian Circles, pg.lost e Tides From Nebula. Sarebbe “bastato” orchestrare il tutto in maniera più personale per rendere questo disco una vera e propria perla da inserire nelle classifiche di fine anno. Il secondo concerne la struttura delle tracce che probabilmente è un po’ troppo simile a sé stessa come accade spesso muovendosi in questi generi: le inserzioni elettroniche, ad esempio, ricadono e si intersecano quasi sempre nei momenti di maggior tensione del disco per poi sommarsi ed acuirsi, anche nel mix, durante la tipica esplosione post rock/post metal oriented. Chapeau per la produzione cristallina di Francesco Giuliano che enfatizza a dovere i punti di forza del disco.
I francesi When Waves Collide, tirando le somme, riescono nel proprio intento di creare atmosfere cinematiche, eteree ed alle volte colme di speranza, con melodie trascinanti che portano l’ascoltatore in un mondo intimo e personale. Un buon disco che si muove su sentieri battuti dai giganti del genere a cui fanno riferimento.
(Antigony Records, 2021)
1. The Fallen
2. Cataclysm
3. Dark Matter
4. Chimera
5. Omen
6. Stranding