Abbiamo lasciato i Wolfbrigade nel lontano 2012 con il bellissimo Damned, un album vigoroso e pieno di preziosi spunti che, sebbene classici, canonici e quindi ripetitivi, d’altra parte appaiono ancora validi e dotati di una grande forza distruttiva. Gli svedesi tornano oggi alla ribalta con Run With The Hunted, uscito per Southern Lord Recordings: un platter che non si scosta di una virgola dall’approccio e dall’attitudine tanto a cui siamo abituati e quindi si configura come l’ennesimo parto ben riuscito. Poche chiacchiere: anche se si tratta della “solita minestra”, i Nostri sono cuochi a dieci stelle e non deludono i propri clienti che bramano l’imminente pasto. Micke & co., considerando la loro carriera, non hanno più niente da dimostrare: basta la grande esperienza acquisita in anni di tour, di sacrifici e di passione per ottenere grandi risultati.
La doppietta d’apertura costituita da “Nomad Pack” e “Warsaw Speedwolf” manifesta subito le intenzioni della band: due brani che sintetizzano perfettamente il concetto di velocità e pathos. Segue a ruota “Lucid Monomania”, che con il suo riff thrash n’ roll – che ricorda tanto i Motorhead quanto gli ultimi Malignant Tumor – segna la terza mazzata di una partita già vinta. “No Reward” è l’ennesima sfuriata di una band in forma smagliante, come se il tempo per loro non fosse mai passato. “Kallocain” parte con un coinvolgente intro lento per poi sfociare in una bordata inafferrabile.
Conclusasi senza troppi sforzi la prima metà dell’album, l’annichilente tripletta “Return To None”/“War On Rules”/“Feral Blood” mette in luce ancora una volta una band mai stanca, mai limitata in quanto a intuizioni e soluzioni, ma soprattutto totalmente padrona del proprio sound. Anzi, è proprio la conclusiva “Dead Cold” a guadagnarsi il titolo di miglior pezzo del lotto. Sono passati solo venticinque minuti ma tutto sembra volato via in una manciata di secondi: i nostri lycanthro-punx hanno vinto senza troppe fatiche questa ennesima sfida.
Cosa aggiungere su questo Run With The Hunted? Indomabili e con la pelle dura, i Wolfbrigade sgommano e derapano fieramente sui nostri timpani e danno prova di un songwriting sempre ad alti livelli, conferendo ad ogni canzone quel tocco che le rende schegge di insostenibile efferatezza.Quest’album è un’ulteriore dimostrazione di come credendo nei propri mezzi si possano raggiungere grandi risultati.
(Southern Lord Recordings, 2017)
1. Nomad Pack
2. Warsaw Speedwolf
3. Lucid Monomania
4. No Reward
5. Kallocain
6. Return To None
7. War On Rules
8. Feral Blood
9. Under The Bell
10. Dead Cold