Non avevamo dubbi, almeno un motivo per tornare a scrivere di Manuel Gagneux ci doveva essere e così è stato. Partiamo dal presupposto che Stranger Fruit non è un disco artificioso e acchiappa hipster come alcuni in rete vorranno farvi pensare. Vogliamo poi spostare subito il focus sulla qualità di ciò che ascoltiamo, prima di giudicare la sua confezione, che sì, è altrettanto sorprendente al pari dei suoi contenuti.
Se con Devil Is Fine la nostra curiosità è stata stuzzicata, ora abbiamo modo di saziare il nostro appetito. Ben Harper e un coro gospel si sono riuniti in uno scantinato con Mick Kenney degli Anaal Nathrakh e Fenriz dei Darkthrone, non c’è più motivo per pensare a chi sia il più true della combriccola. Ogni cosa è al suo posto, e non si parla più di quanto sia metal questa musica nera o quanto sia nera questa musica metal, ci troviamo semplicemente dinanzi ad un bel disco (che vi piaccia o no), pensato e suonato con un intento ben preciso e caparbietà. Il risultato è assai gradevole e ben vengano il futuro e probabile sdoganamento di nuovi intenti musicali/artistici o l’abolizione di schemi mentali rigidi dettati dall’abitudine stagnante di concepire e vivere la musica in maniera troppo pretenziosa. Ci avreste mai pensato di collegare il profondo disagio socioculturale della Norvegia anni 90 alla sofferenza e al sangue degli schiavi afroamericani? Ecco, si può certamente dire che qualcuno l’ha fatto prima di voi e pure in maniera molto interessante, senza risultare stucchevole o ridondando virtuosismi.
Come detta la conclusiva “Built On Ashes” si ha l’impressione che questa musica sia nata dalla ceneri, perfettamente consapevole dei più mondi che andava a rappresentare e ciò che forse non brillava nelle precedenti produzioni era quella buccia di frutti ancora acerbi; dopo due anni un nuovo raccolto pieno di colore e sapore, sapientemente raccolto dai guru del suono Kurt Ballou (Converge) e Alan Douches. Lo strano frutto è finalmente maturo, lo vediamo, lo tocchiamo e lo assaggiamo con gusto.
(MVKA Music, 2018)
1. Intro
2. Gravedigger’s Chant
3. Servants
4. Don’t You Dare
5. Fire Of Motion
6. The Hermit
7. Row Row
8. Ship On Fire
9. Waste
10. You Ain’t Coming Back
11. The Fool
12. We Can’t Be Found
13. Stranger Fruit
14. Solve
15. Coagula
16. Built On Ashes