Dietro al progetto 0N0 si celano tre musicisti slovacchi dalle grandi capacità compositive, attivi nella band già da molti anni. La band è posizionabile nel non-luogo a metà tra doom, death e musica sperimentale, attingendo da alcuni dei più seminali gruppi di ciascun genere: il risultato è ovviamente molto interessante e particolare. Dal 2005 gli 0N0 sono riusciti a consolidare la loro proposta, arrivando a Unwavering Resonance nell’estate 2022, ultima fatica del gruppo di Bratislava.
In Unwavering Resonance si possono ascoltare quattro pezzi granitici, ariosi e in cui la possente componente ritmica crea la trascendenza vera e propria. I tempi sono rallentati ma poderosi, e in questo frangente meshugghiano la voce in growl ci sta perfettamente. L’intento è palesemente quello di creare un’ambientazione futuristica, allucinogena e surreale, come avviene in effetti fin da subito con “Clay Weight”. Un bel crocevia quindi tra Gorguts, Progenie Terrestre Pura, Godflesh e, perché no, anche Blut Aus Nord. Malgrado comunque questa variegata costellazione di influenze, gli 0N0 tracciano un sentiero molto personale e creativo in cui l’impalpabilità è di casa, e l’astrazione dei concetti una vera religione. Si può passare quindi dalle suggestioni in clean vocals della title-track ai ritmi più cadenzati di “Wander the Vacant Twilight” con una semplicità notevole, denotando la grande maestria e consapevolezza del terzetto. Da questo punto di vista è abbastanza palese l’evoluzione rispetto al precedente Reconstruction and Synthesis (uscito nel 2016), buono ma forse troppo quadrato e placido.
In conclusione, Unwavering Resonance può essere un ascolto obbligato in questo 2022 per gli amanti di avant-garde e industrial metal, ma più in generale per gli amanti del non-genere e della ribellione all’inquadramento musicale. Infatti, a quanto pare è proprio dall’incasellamento e dal manierismo che gli 0N0 cercano di scappare, e devo dire che ci riescono benissimo. Ci sentiamo quindi di dire che il terzetto slovacco dovrebbe avere decisamente più visibilità di quella che al momento ha, non avendo niente da invidiare ai più blasonati omologhi europei.
(The House of What You See, 2022)
1. Clay Weight
2. Shattering
3. Unwavering Resonance
4. Wander the Vacant Twilight