Da sempre Palermo è stata una città votata al punk hardcore, probabilmente la più importante al di sotto di Roma. Da qualche anno a questa parte i Dukov tormentano i timpani del capoluogo siculo – e non solo – con un’attitudine punk ’77 davvero invidiabile. Per Horror Pain Gore Death Productions lo scorso aprile è uscito in CD il loro nuovo EP Death is OK.
Si tratta di nove tracce per poco più di dieci minuti di vero caos sonoro sulla scia del mitico GG Allin (di cui i Nostri per altro qui hanno registrato la cover di “Die When You Die”), ma anche di Impetigo o Anal Cunt: un grezzo mix di marci tempi punk e marci suoni grind con la carismatica voce di Krost Von Barbarie che si alterna tra lerce coordinate di hardcore newyorkese e grugniti da battaglia. Chi è più attento ai dettagli e legato al periodo storico che ha fatto da sfondo alla miglior produzione musicale di tutti i tempi, quello della Guerra Fredda, si sentirà trascinato in autentiche atmosfere sovietiche, tra laboratori, centrali nucleari, radiazioni e maschere a gas, anni di tensione che hanno contribuito all’attitudine distruttiva e nichilista di punk e metal nelle loro forme originarie.
Con questo sfondo storico e tra gelide urla e acide voci, tra blast beat che richiamano l’urgenza espressiva di un mondo sul lastrico e imprevedibili tempi sincopati, se per te il punk è ancora quello del caos nelle strade, dell’estremismo sonoro, dei chiodi borchiati, di quell’intelligente ironia che diventa critica della società senza sfociare nel vuoto demenziale, se cerchi gli Asocial svedesi, i Poison Idea, ma anche Raw Power, Negazione e Nerorgasmo, sei nel posto giusto: premi play ed inizia il tuo dungeon fognario coi Dukov!
(Horror Pain Gore Death Productions, 2021)
1. RBMK
2. Cockroach Boy
3. Body Horror
4. Die When You Die (GG Allin cover)
5. Dukov
6. Advice
7. Peones of Death
8. Soviet Psycho
9. I Had A Fucking Stagedive At My Cousin’s Bar Mitz Vah