Prodotto dalla Tonzonen, Bus Driver Immigrant Mechanic è il secondo lavoro sotto il moniker Solitär del polistrumentista svedese (ma nato da genitori finlandesi) Mikael Tuominen, la cui curiosità musicale spazia dal doom metal fino all’indie rock senza trascurare generi quali lo psych e lo shoe gaze, come si evince già durante il primo ascolto dell’album dal quale tutta questa commistione emerge evidente, oltre che sorprendente, sin dalla prima traccia.
L’opera infatti si apre con la suggestiva “Electric Sea”, che evoca un viaggio interminabile proprio come si evince dal videoclip nel quale Tuominen vaga quasi senza meta in mezzo al deserto, mentre nella seconda traccia, “Ship of Excitement”, il sound evolve piuttosto come una lenta ballad introspettiva per poi diventare più sinuoso ed accattivante nella successiva “Concrete Spaceship”: pezzo decisamente interessante, anche perché cover di una canzone dei Twisted Sister, la quasi sperimentale “The Price”. Tra l’altro, nel video della traccia Solitär manifesta un talento teatrale più che notevole. Semplicemente stupenda “Bus Driver” con le sue atmosfere nostalgiche e malinconiche oltre ad essere ben servita dalla voce di Tuominen che a tratti sembra quasi citare quella di David Bowie. A questo punto succede qualcosa di strano perché le quattro canzoni seguenti (“Spegel Spegel”, “It Rains”, “A Flash in a Glass Jar” e “Brus”) si trascinano in maniera un po’ stanca verso la fine dell’album lasciando poco rispetto alle prime cinque. Un vero peccato se consideriamo che Bus Driver Immigrant Mechanic è un album comunque molto vissuto, intimista e sofferto i cui testi non esitano ad affrontare temi quali la morte, la solitudine e la vecchiaia; insomma non solo un’espressione e conseguenza di una tecnica musicale ma anche un tentativo di vera e propria catarsi che si manifesta nei costanti cambi di atmosfera che contraddistinguono il disco e che fanno sembrare troppo severe, per non dire ingiuste, alcune critiche riguardanti i sedicenti limiti oggettivi della voce di Tuominen la quale non sarebbe sempre all’altezza della musica eseguita e tantomeno in grado di gestire sempre i cambi di tonalità sfiorando errori clamorosi.
Ovvio, manca ancora qualcosa ed è ancora un po’ acerbo, ma merita sicuramente l’ascolto e di certo il talento e la fantasia di Tuominen sapranno confermarsi e migliorarsi nel prosieguo della sua carriera.
(Tonzonen Records, 2022)
1. Electric Sea
2. Ship of Excitement
3. Concrete Spaceship
4. The Price
5. Bus Driver
6. Spegel Spegel
7. It Rains
8. A Flash in a Glass Jar
9. Brus