(Autoproduzione, 2015)
1. Intro
2. Hell
3. Beast
4. Death
5. Misery
6. Crowned & Conquer (ft. Lucas Mann)
Gli Slaughter To Prevail sono un act russo dedito al deathcore nella sua forma più cattiva e debitrice al death metal. Seppur di recentissima formazione (parliamo infatti del 2014) hanno da subito instillato grande curiosità tra il pubblico e gli appassionati del genere, vuoi per la presenza dietro al microfono dell’amato/odiato Alex Terrible vuoi per la diffusione virale di “Hell”, primo brano estratto dall’EP, che aveva subito colpito per l’alta qualità e la validità della proposta.
Dopo una breve intro muscolosa che ricorda un po’ i Whitechapel veniamo aggrediti dalla sopracitata “Hell”, pezzo d’assalto con il giusto connubio tra tecnica esecutiva e violenza in da face, propendendo sempre verso quest’ultima, facendo sfoggio di riff quadrati e malvagi chiaramente ispirati ai Thy Art Is Murder con tanto di breakdown spezza collo piazzati nei punti chiave. Segue “Beast”, una delle tracce più sorprendenti, grazie ad una sapiente alternanza tra passaggi dissonanti, breakdown cafoni e rallentamenti pachidermici. La title-track si mantiene su velocità incalzanti, sfoderando i riff più pesanti del platter e mostrando i muscoli grazie a blast-beats e rasoiate di basso. A dare il colpo di grazia ci pensa “Crowned & Conquer”, con la partecipazione di Lucas Mann, il talentuoso chitarrista dei Rings Of Saturn: si tratta di un pezzo travolgente che dal vivo non farà prigionieri.
Pur trattandosi soltanto di un EP, queste sei tracce si sono rivelate più che sufficienti per stilare un preciso identikit degli Slaughter To Prevail, una formazione giovane ed esuberante che non cerca minimamente di innovare il genere ma si concentra sull’esaltare tutte le caratteristiche chiave dello stesso, puntando su violenza e pesantezza. I richiami a certi pesi massimi del genere portano ad una inevitabile effetto di “già sentito”, ma la cosa non pesa molto sull’economia del disco, visto che il risultato finale resta comunque particolarmente esaltante. Non ci resta che attendere con ansia il full-length album di debutto.
7.0