I tedeschi Purgatory sono una death metal band sulla scena dal 1993, con ben otto full-length all’attivo, tra i quali contiamo l’appena uscito Omega Void Tribvnal. Tuffandoci nell’ascolto dell’ultima fatica del combo di Nossen ci troveremo a fare i conti con un death metal di stampo americano, con un occhio di riguardo verso quelle formazioni storiche che ne hanno gettato le basi come Morbid Angel, Deicide e Broken Hope. I Purgatory, insomma, ancora una volta optano per un sound classico e potente, ben lontano da facili melodie e sperimentazioni.
“Devouring the Giant” attacca con una ritmica cadenzata ed un basso muscoloso in primo piano, sfociando poi in un death metal corposo benedetto da riff precisi e monolitici, completato da un growl caldo ed avvolgente. In “Chaos Death Perdition” i Nostri pigiano sul pedale dell’acceleratore, grazie ad un drumming terremotante, ritmiche incalzanti ed una feroce alternanza tra mid ed up-tempos. Con “The Curse of Samhain – Part II” viene dato libero sfogo alla furia iconoclasta della band, che qui dà vita ad un brano d’assalto ammantato da ammalianti litanie. La conclusione viene affidata a “The Archaic Evil”, pezzo che si muove sulle stesse coordinate della prima traccia venendo arricchito da alcune digressioni black metal, mettendo così in mostra una struttura tanto dinamica quanto compatta.
In complesso Omega Void Tribvnal si può definire un album essenziale, nel quale i Purgatory hanno concentrato i propri sforzi per dar vita ad un sound monolitico certamente piuttosto classico, ma sicuramente molto gradito a coloro che masticano death metal da lungo tempo; una menzione d’onore va all’ottimo vocalist Dreier, che grazie al suo growl profondo, mai monocorde e dannatamente espressivo riesce a donare maggior spessore e fruibilità ai brani.
(War Anthem Records, 2016)
1. Devouring the Giant
2. Prophet of Demonic Wrath
3. Chaos Death Perdition
4. Nemesis Enigma
5. Codex Anti
6. The Curse of Samhain – Part II
7. Via Dolorosa
8. The Archaic Evil7.0