The Tunnels e The Purging fanno parte di quella cerchia di uscite molto controverse e difficilmente classificabili che ispirano talvolta diffidenza e distacco ma che inconsciamente esercitano sempre un fascino e un’attrazione morbosi su chi ascolta. L’immaginario misterioso e la particolarità dei Terra Tenebrosa non potevano esimerci dal tentare di indagarne un po’ più a fondo la natura scrivendo direttamente al suo ideatore The Cuckoo che, rispondendo con la freddezza tipica del nord Europa, ce ne ha descritti i tratti salienti e l’evoluzione dalle sue origini alla nuova uscita V.I.T.R.I.O.L. – Purging The Tunnels alla decisione di suonare anche dal vivo (per l’Italia l’appuntamento è il 17 aprile a Milano).
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I Terra Tenebrosa sono circondati da un’aura misteriosa sui suoi componenti e sul ruolo che ricoprono nel gruppo, ma qual è stato il principale motivo della nascita dei Terra Tenebrosa come entità musicale?
Dopo lo scioglimento dei Breach ero stanco della musica e non pensavo che avrei mai suonato di nuovo, ma avevo comunque alcune idee che diventarono quasi un prurito. Ho iniziato a giocare con vecchie idee, ho registrato alcune tracce e le ho fatte sentire ad un amico. Lui le ritenne troppo buone per non farci qualcosa, così abbiamo iniziato a registrare insieme. Infine una terza persona si è aggiunta e prima di rendercene conto avevamo formato una band. Molte delle idee che avevo furono inizialmente scritte per i Breach ma non volevo che questo progetto suonasse come una continuazione dei Breach, così ho sperimentato molto usando samplers e sintetizzatori. Ogni traccia registrata ha dato vita alla successiva e così improvvisamente avevano registrato il primo disco.
I Terra Tenebrosa sembrano avere una precisa idea di quello che vogliono suonare: The Tunnels prima e The Purging poi hanno mostrato qualcosa che è affine al “metal” ma che non vuole essere inserito in uno stile o in un particolare sottogenere, e questa è una delle maggiori caratteristiche dei Terra Tenebrosa. Ci sono influenze sludge e black metal nei brani, ma nulla di troppo specifico. È stata questa una scelta voluta o semplicemente non vi interessa e le canzoni sono nate da sé?
Non ci siamo mai prefissati di suonare un genere preciso di musica. Abbiamo sperimentato molto e quando qualcosa ci piaceva l’abbiamo tenuto. E con ogni brano registrato sono venute anche nuove idee. Non abbiamo nemmeno programmato di suonare “metal”. Ogni volta che scrivo per i Terra Tenebrosa tento di tradurre certe emozioni o pensieri in musica, molto spesso emozioni cupe e chitarre ribassate e distorte si abbinano benissimo a quel tipo di emozioni. Noi ascoltiamo qualsiasi cosa, dal jazz al black metal. Qualsiasi cosa ne salta fuori, se ci piace, va bene.
Diverse emozioni emergono dai vostri brani e nessuna di queste può essere descritta come positiva per il senso comune. Inquietudine e claustrofobia, paura e alienazione sono alcune delle parole che mi vengono in mente. Così, di cosa “parlano” i Terra Tenebrosa? Seguite un preciso concept (o visione) o cambiate da uscita a uscita?
Il tema principale è stato, ed è tuttora, l’esplorazione del lato più oscuro e ottenebrato della psiche o dell’anima. Gli oscuri territori nei quali si possono trovare tesori da portare alla luce. Ho trovato il nome Terra Tenebrosa su una mappa dell’inferno in un libro ma per me denota quei mondi cupi. The Tunnels e The Purging sono uniti insieme in qualche maniera, il primo album nell’essere la discesa all’interno di quei tunnel e The Purging il viaggio attraverso essi. Ma anche i testi girano intorno a questo soggetto.
La parola “tenebroso” in italiano significa qualcosa di oscuro, buio, misterioso e indefinito. Non so perché l’abbiate scelta, ma si adatta perfettamente alla vostra musica.
Come ho detto, l’ho trovata in un libro. Poteva essere Dante o qualcosa sul Dr. Faust. Ma mi piace il suo suono e sembra calzare perfettamente con la nostra musica e i il tema principale dei testi.
Ti ho chiesto sulla musica e sui testi, ora chiedo qualcosa su di te: da cosa o chi The Cuckoo trae la propria ispirazione? C’è qualcosa che possa essere definito come un’influenza sempre presente su di te?
Leggo molto sulle differenti tradizioni occulte e in particolare sullo sciamanismo. E in qualche misura tento di stimolare la mia coscienza in diversi modi, sia esso tramite il digiuno, la meditazione o in altre maniere. Il tema principale dietro a Terra Tenebrosa gioca anche un ruolo importante nella mia vita personale, tento costantemente di migliorare me stesso, facendo viaggiare la mente abbandonando il non necessario e assimilandone i tesori e questo finisce in Terra Tenebrosa. Così si potrebbe dire che questa è una perenne influenza.
Sto ascoltando ora V.I.T.R.I.O.L. – Purging The Tunnels e leggo che entrambi i brani sono stati presi dalle session delle registrazioni dei precedenti album, compreso il primo parto in assoluto di The Cuckoo intitolato “Apokatastasis”. La scelta di pubblicarlo ora può essere letta come la fine di un capitolo costituito dai primi due album?
“Apokatastasis” fu pubblicata su una compilation un paio di anni fa, ma la riteniamo troppo valida per non meritare una pubblicazione come si deve e in più avevamo questi 18 minuti rimasti da The Purging che non volevamo buttare, così abbiamo deciso di pubblicarla ora visto che abbiamo un nuovo studio e volevamo cominciare il nuovo disco partendo da zero.
Sul press kit di V.I.T.R.I.O.L. – Purging The Tunnels possiamo leggere che il nuovo corso dei Terra Tenebrosa sarà, secondo The Cuckoo, più veloce, più violento e orribile (“uglier and more disgusting” citando una band svedese degli anni ’90). Seguirà le precedenti uscite o dobbiamo aspettarci l’inaspettato?
Non mi piace il pensiero di fare lo stesso album ogni volta. Abbiamo esplorato il lato più “tranceinducing” su The Tunnels e, nonostante The Purging sia leggermente più veloce, c’è una componente atmosferica che penso non sarà così presente nel prossimo disco. Ma non si sa mai, domani magari vorrò intraprendere un’altra strada. Ma quello che abbiamo registrato finora suona abbastanza sporco.
Nonostante usiate delle maschere, l’aspetto estetico è molto rilevante: dalla maschera più grottesca di The Tunnels a quella più horror di V.I.T.R.I.O.L. – Purging The Tunnels. Come cambia (se cambia) il tuo aspetto di uscita in uscita? Più in generale, l’usare una maschera a un significato filosofico/psicologico o è solo per nascondersi?
La prima maschera l’ho fatta di cartapesta e allora non pensavamo minimamente a suonare dal vivo. Ma quando questa possibilità ha iniziato a farsi presente necessitavo di una maschera con cui poter cantare, così un amico che lavora in teatro ha fatto quella nuova di latex, tentando di essere il più fedele all’originale. Alcuni cambiamenti nella forma erano inevitabili per poterla usare. Questo è l’unico motivo per cui la nuova maschera è diversa. La scelta di usare maschere nacque perché non essendo una live band volevano foto che corrispondessero allo stato d’animo della musica e posare in jeans e maglietta non avrebbe raggiunto l’obiettivo.
Ok, l’intervista è alla fine. Grazie ancora per aver risposto. Concludi come preferisci.
Grazie.