Sono anni pieni di soddisfazioni per i fan della lentezza e delle basse frequenze: con una scena ricca di band il cui sound oscilla fra il revival e l’innovazione, sembra che i 2000 siano la sintesi tra il doom degli ’80 e lo stoner dei ’90. In questo grande filone vanno inseriti gli Hangman’s Chair, formatisi nel 2005 nei dintorni di Parigi, giunti con This Is Not Supposed To Be Positive al quarto full-length della propria carriera. Lo stoner degli esordi si è andato ad appesantire col passare degli anni, fino ad aprire con HOPE///DOPE///ROPE (2012) un nuovo discorso, in cui ai due generi citati vanno incastrandosi influenze diverse, senza con questo stravolgerne l’insieme.
Ai più attenti basteranno le prime note dell’opener “Dripping Low” per riscontrare un’ampia somiglianza con una delle formazioni stoner/doom più interessanti degli ultimi anni, i Pallbearer (che in realtà sono nati tre anni dopo il combo francese), in particolar modo per l’uso di armonizzazioni chitarristiche e vocals melodiche. Sta proprio nelle parti vocali, ad opera di Cédric Toufouti, il punto forte dell’album: espressivo e dotato come pochi, riesce ad essere convincente senza risultare ridondante o manierista. È senz’altro curioso il fatto che il vocalist, come tutta la band, sembri dare il meglio di sé proprio quando si distacca maggiormente dal genere di partenza, per avventurarsi in territori borderline. Significative in questo senso sono “Flashback”, probabilmente il miglior brano del lotto, ai limiti dell’indie rock, o il soul malato di “Dope Sick Love”, o ancora una “Your Stone”, dall’atmosfera post-rock, con un ritornello che in altri tempi e contesti le avrebbe fatto ottenere l’etichetta di “ballad”.
Nel complesso c’è molta sostanza, e sono evidenti gli sforzi profusi per darle la giusta forma, ma manca la genialità espressa in tempi recenti da band come gli Yob o i già citati Pallbearer. Grazie a brani dalla durata media contenuta e ad un’atmosfera abbastanza eterogenea l’album nonarriva ad annoiare, ma i quattro francesi di tanto in tanto si perdono in soluzioni inflazionate e il rischio di ripetersi, in questo ambito, è alto. Sintetizzando, sembra che gli Hangman’s Chair abbiano bisogno di un ulteriore quid per fare il salto di qualità. Magari una cura maggiore dei particolari, o qualche elemento capace di catturare l’attenzione dell’ascoltatore sin dal primo approccio. Per ora possiamo solo dire che This Is Not Supposed To Be Positive è un album piacevole, che merita l’interesse degli appassionati di certe sonorità.
6.5
(Music Fear Satan, 2015)
1. Dripping Low
2. Cut Up Kids
3. Requiem
4. Your Stone
5. Save Yourself
6. Les Enfants Des Monstres Pleurent Leur Désespoir
7. Flashback
8. No One Says Goodbye Like Me
9. Dope Sick Love
10. Rouge Pour Le Sang, Bleu Pour La Grace