Il progetto Australasia ruota attorno al polistrumentista Gian Spalluto, che con Vertebra fece attirare l’attenzione su di sé per l’ampio spettro di sonorità al quale attingeva. Abbandonate le velleità post black, il progetto si fa oggi più crepuscolare e tremendamente più a fuoco.
Nei trentasette minuti di Notturno troviamo coesione e maturità nello svolgersi dei brani, più complessi e strutturati in confronto al passato. Partendo da una matrice shoegaze il lavoro prende derive cinematiche di grande intensità. Vero punto di forza del disco è il lavoro di stratificazione fatto dal Nostro: le chitarre creano una rete intricata nella quale i sintetizzatori trovano il loro spazio con estrema naturalezza, creando un impasto sonoro davvero originale. I ritmi sono cadenzati e la mancanza di variazioni non è un limite ma piuttosto una scelta stilistica, che dona all’insieme una resa più naturale rispetto alla produzione passata. Come nel lavoro precedente compare la voce di Mina Carlucci, che tocca vette celestiali in “Invisibile”.
Mai come in questo caso la scelta dell’artwork è stata azzeccata: l’atmosfera creata è ben rappresentativa del mood del disco. Spegnete le luci e lasciatevi trascinare nelle spire di Notturno: non ve ne pentirete.
(Apocalyptic Witchcraft Recordings, 2015)
1. Nebula
2. Eden
3. Kern
4. Creature
5. Invisibile
6. Haxo
7. Amnesia
8. Lumen
9. Notturno