Ormai sulla scena da venticinque anni, i Dark Tranquillity sono riconosciuti dalla quasi totalità dei metalheads come importanti rappresentanti nonché piloni portanti della scena melodic death metal mondiale. In così tanti anni di onorata carriera si sono sempre distinti per aver prodotto materiale ispirato e di buona qualità, mantenendo sempre intatti gli stilemi del genere, pur inserendo qua e là alcune soluzioni più sperimentali, come dimostrato dai dischi Projector e We Are The Void.
L’ultima fatica, intitolata Atoma, si riallaccia a quanto presentato nel precedente Construct portando quindi avanti questa formula in parte più oscura e melodica rispetto ai capitoli precedenti, nella quale non mancano però alcuni brani più carichi ed energici, sulla falsa riga di Fiction e Damage Done. In Atoma i Dark Tranquillity hanno dovuto sopperire alla mancanza di Martin Henriksson, da sempre figura chiave in fase di stesura dei brani e creazione del songwriting; nonostante ciò, sono riusciti a confezionare un buon disco e a mantenersi in linea con gli standard qualitativi piuttosto elevati a cui ci avevano abituato.
Atoma apre le danze con “Encircled”, brano che risulta appassionante e convincente sin dai primi minuti d’ascolto, grazie a certe atmosfere oscure poste nell’incipit, alle quali seguono melodie vibranti e mid-tempos maestosi: una mistura efficace nella quale si percepisce in tutta la sua magniloquenza il trademark tipico degli svedesi. “Forward Momentum” si concentra sul lato introspettivo del combo, ponendo l’accento su un approccio più lento e malinconico, dando spazio ad alcuni inserti in clean vocals a cui avevamo già assisto in passato, mai stucchevoli e sempre ben amalgamati alla struttura del brano. Giunti a “Force of Hand” si ritrova una maggiore aggressività e quelle tinte cyber e oscure tipiche di Character, ottenendo come risultato una canzone energica e potente, arricchita da un ritornello di facile presa, atta ad esaltare con grande facilità il pubblico in sede live. “The Pitiless” ci fa assaggiare le atmosfere di quel piccolo capolavoro che porta il nome Damage Done, attraverso un sound caledoscopico nel quale si amalgamano le varie anime dei Dark Tranquillity in un perfetto equilibrio tra melodia ed aggressività. “Merciless Fate” risulta essere il pezzo più arioso e sognante dell’intero lotto, una sorta di narrazione poetica che ci accompagna verso la fine del disco non disdegnando alcune caratteristiche da ballad. Si chiude in bellezza con “Caves and Embers”, che parte pacata andando via via ad aumentare in velocità e forza di impatto, in un accattivante crescendo sonoro sul quale il buon Mikael Stanne ostenta la sua grande capacità di passare agilmente da un registro vocale più roco e profondo ad un altro leggero senza la minima difficoltà.
Tirando le somme, possiamo affermare con buona pace d’animo che Atoma sia un disco interessante, piacevole e ben rifinito, atto a deliziare tanto i fans più incalliti della band quanto coloro che apprezzano il death metal nella sua declinazione più melodica. Probabilmente una delle migliori pubblicazioni targate Dark Tranquillity degli ultimi anni, un’opera che merita l’acquisto e non deluderà gli ascoltatori.
(Century Media Record, 2016)
1. Encircled
2. Atoma
3. Forward Momentum
4. Neutrality
5. Force of Hand
6. Faithless by Default
7. The Pitiless
8. Our Proof of Life
9. Clearing Skies
10. When the World Screams
11. Merciless Fate
12. Caves and Embers8.0