I Ball sono una band svedese che, dopo un primo singolo divenuto sold-out in poco tempo, arriva al debutto discografico con l’omonimo Ball. Questa oscura formazione nordica, di cui non si hanno particolari informazioni, si presenta con un sound tra il retro e qualche intrusione leggermente estrema.
L’approccio musicale, pur essendo diretto, non disdegna delle deviazioni più elaborate; già nell’opener “Balling” ci si rende conto del concetto, grazie ad un acid rock di derivazione hendrixiana (molto usato l’effetto wah wah nella sei corde) combinato a parti psichedeliche. In altre situazioni le tracce trasudano sudore e sangue, grazie a bordate ai limiti dello stoner come nella tosta “Speeding” (condita da uno scream sguaiato e marcio con ritmiche di basso quasi funky) o la cruda e stordente “Fyre Balls”, colma di effetti spaziali e vocalizzi assortiti. Al gruppo evidentemente piace giocherellare, ecco quindi comparire a sorpresa inni di prog occulto (“Satanas”) dal tocco tastieristico quasi sinfonico, riff oscuri e proto metal inframmezzati da una valanga di guitar solo allungati e disturbanti (“Galaxy666”), o anche trip acidi imbastarditi con certo hard rock alla Deep Purple (“Fyre” ). Ogni elemento è ben valorizzato, grazie ad una produzione grezza ma calda e molto seventies, capace di far risaltare sia le parti più tirate sia quelle di atmosfera psych.
Ball è un album che prende molti aspetti sonori del passato per poi plasmarli in un’ottica più personale. Ci sono delle buone idee di partenza, che, se sviluppate a dovere, potrebbero riservare delle belle sorprese.
(Subliminal Sounds, 2017)
1. Balling
2. Speeding
3. Satanas
4. Fyre Balls
5. Fyre
6. Galaxy 666