Dopo innumerevoli split, demo ed un primo album datato 2011, il quartetto di Nashville denominato Loss torna sulla scena con un nuovo lavoro, chiamato Horizonless. L’album non tenta di nascondersi dietro a scenografie sonore per risultare appetibile e cool ma va diritto al punto presentando un mastodontico macigno funeral doom metal nerissimo ed angosciante.
Tralasciando i fin troppi intermezzi, che tendono ad allungare un po’ troppo il brodo (tranne la traccia “Banishment”, tendente quasi al post-rock e la tastieristica “The End Steps Forth”) le rimanenti lunghe tracce si snodano su lidi musicali fin troppo stereotipati, risultando in parte convincenti ma allo stesso tempo privi di guizzi di originalità. L’opener ”The Joy Of All Who Sorrow” spiazza parecchio combinando il classico doom metal più funereo (con un growl possente e malvagio) con parti atmosferiche/sognanti ed inglobando anche accelerazioni che sfiorano il black metal. La successiva “All Grows On Tears” in qualche modo prosegue il percorso tracciato amplificando il senso di morte interiore e malessere con chitarre sempre più sfibranti e squarci melodici di ottima fattura. Il problema è il continuo adagiarsi su progetti sonori troppo fissi e statici come nella titletrack “Horizonless” o “When Death is All” (con qualche sfumatura acustica) che continuano ad andare nelle solite direzioni già intraprese da altre centinaia di band incidendo però in maniera troppo debole. Qualche colpo di coda però è presente: è il caso di “Naught”, brano più soffuso ma comunque oscuro e tetro, con melodie ben scritte ed un lavoro alle sei corde meno scontato. Il brano poi cresce fino a diventare sempre più disperato e tragico dimostrando che la band quando ci si mette sa creare qualcosa di più personale.
In definitiva l’album si lascia ascoltare ma soffre di una mancanza di ispirazione omogenea offrendo solo sporadicamente degli spunti interessanti. Consigliamo Horizonless solo ai fan maniaci del genere; è davvero un peccato, dato che tecnicamente la band ci sa fare. Sarà per la prossima occasione.
(Profound Lore, 2017)
01. The Joy of All Who Sorrow
02. I.O.
03. All Grows on Tears
04. Moved Beyond Murder
05. Naught
06. The End Steps Forth
07. Horizonless
08. Banishment
09. When Death Is All