I video pubblicati su Machete tv, i palchi condivisi con Kaos, Colle Der Fomento, DSA Commando, oltre che la presenza pressocchè costante di DJ Craim sicuramente potevano esserci d’aiuto nell’intuire la mezza svolta dei veneziani Slander che con il loro ultimo Calunnia, uscito per FOAD Records, spostano un po’ il tiro del loro hardcore / thrashcore verso lidi maggiormente crossover. Cum grano salis, ovviamente, e muovendosi con intelligente cautela.
Così, per non spiazzare eccessivamente l’ascoltatore, metà del lavoro resta fedele al marchio di fabbrica Slander. “Numbers” e “Loath” sono dei pezzi classici, veloci, tanto cool quanto devastanti. Così come anche “Ultima Fobia”, un pezzo perfetto e dall’altissima tensione, pur presentando un riffing aperto in aria di crossover / nu. Le voci sono come sempre in forma smagliante, tanto per le linee vocali in sè quanto nell’assicurare una costante variatio, diversificandone di volta in volta la timbrica. In “Drown”, uno dei pezzi “nuovi”, tra un inizio che sembra citare i Cancer Bats che fanno i Beastie Boys e una conclusione che è il più classico dei pestaggi, sbuca una parte melodica alla 311, o alla Turnstile, per mantenerci su cose più recenti. “Stoned Age” vede il featuring di DJ Craim che butta dentro linee lugubri e scratching, in un pezzo che da un lato richiama i primi vagiti di fusione tra rap e metal dei primi anni ’90, dall’altro pare strizzare l’occhio al crossover di matrice nu metal. L’apoteosi, in questo senso, si ha con “Lamento Nero II” in cui a cantare è il rapper Gully. Tralasciando la mezza delusione per l’esigua durata e, conseguentemente, le poche evoluzioni, sembra qui di trovarsi di fronte a una canzone uscita direttamente dall’OST di Judgement Night o da Loud Rocks. La ciliegina sulla torta è la ghost track finale, non solo perchè è la cover che nessuno si aspetta, “Breed” dei Nirvana, ma perchè è proprio un gioiello di rara bellezza.
Calunnia conferma gli Slander come una delle band di punta della scena hardcore italiana, come un gruppo fresco, capace di mettersi in gioco, con un songwriting ulteriormente perfettibile e immensi margini di crescita.
(FOAD records, 2017)
1.Drown
2.Numbers
3.Stoned Age (feat. DJ Craim)
4.Loath
5.Lamento Nero II (feat. Gully)
6.Ultima Fobia