Dei francesi Comity si erano un po’ perse le tracce da quando, nel 2011, pubblicarono The Journey Is Over Now. Una pausa che valeva la pena di concedersi se il risultato è questo nuovo A Long, Eternal Fall, uscito per la terribile accoppiata Throatruiner e Translation Loss.
Otto tracce, tutte titolate con una progressione numerica. Il primo brano, strumentale, fa gli onori di casa: sonorità oppressive, poi uno scatto secco e si parte con una miscela di blackened hardcore disturbato da stridori noise. L’hardcore dei Comity si piega e si rimodella di volta in volta a diverse esigenze espressive, non è che uno spunto da cui partire. Spesso noiseggiante, percorso da ventate black che occludono ogni spazio d’ossigenazione, dal tasso tecnico elevato, rabbioso e ossessivo, a cavallo tra mathcore, chaotic e metallic. Ma, grazie a sensati inserti sludge A Long, Eternal Fall, sa essere anche un lavoro di pieni e vuoti, scosso da enormi turbolenze e accelerazioni, cambi di marcia sorprendenti, sempre tarantolato e pronto a ripartire e spiazzare. I migliori esempi in tal senso sarebbero “V”, la cui base metallic, cupa e arruginita, che potrebbe tradire qualche influenza del metalcore degli Zao, affonda, a spalare fango con le mani, in uno sludge/post-metal, e “VII” che è un unicum nell’album, sforando gli undici minuti, e per questo si permette di avere una struttura maggiormente articolata, presentandosi come un pezzo con tutti i crismi dei Comity, con un crescendo a rotta di collo su cui si innerva un lungo rallentamento post-metal. Una fermata sludge/post-metal, lugubre, sensata, c’è anche in “VIII”, ultima scheggia arrugginita di quest’album, feroce, malata, perfetta nell’equilibrio delle parti. Citiamo ancora, qualche influenza melodic death, alla Darkest Hour, in “VI”, sentori di epicità in “II”. E “III”, probabilmente il miglior pezzo del lotto: un ingresso spaventoso prima che inizino a ragionare di noisecore, una voce che urla borborigmi in mezzo a un caos infuocato, trame cattivisime e tanti scapaccioni nel finale.
A Long, Eternal Fall è un’esperienza intensa, sfaccettata, complessa, ricca di idee, peraltro sempre pienamente sviluppate, un album maturo che si staglia una spanna sopra molti lavori del genere e che riesce a rinverdire formule musicali ormai inflazionate.
(Throatruiner, Translation Loss, 2017)
1.I
2.II
3.III
4.IV
5.V
6.VI
7.VII
8.VIII