Per gli amanti del fuzz ecco approcciarsi al duro mondo discografico una nuova band nostrana, un trio per la precisione, chiamato Fvzz Popvli. Dopo un primo EP arriva il vero e proprio full length che sin dal nome è una vera e propria dichiarazione di intenti: Fvzz Dei. Uscito per la sempre attiva Heavy Psych Sounds, il disco è un concentrato di distorsione e psichedelia con qualche concessione al blues e allo stoner, e presenta un andamento spesso, o quasi, lentissimo e fumoso.
L’iniziale “Intro” che non c’entra nulla con il significato vero e proprio, trattandosi di una lunga traccia psichedelica ed oscura, è il biglietto da visita della band. Sonorità dilatate e spaziali colme di echi, distorsione e lentezza opprimente. C’è da dire però che il trio si prodiga anche in qualche parte più ritmata e pregna di groove che sicuramente non guaste ed evita che la noia possa sopraggiungere. Compaiono difatti episodi più dinamici come la stoner song “Lost in Time” oppure la drogatissima e psych “Hashish”, ma anche momenti in cui il mood si fa sporco e grezzo come nel putrido blues di “Stamps are for… Smile”, pezzo più diretto e quadrato, con una vena psichedelica crescente. In generale le vocals sono iper-allucinate ed effettate, a volte forse troppo, ma nel complesso sembrano adeguate, come pure la distorsione che martella costantemente l’ascoltatore lasciandogli pochissima tregua (anche se in taluni casi si tende ad esagerare). Menzione a parte va dedicata alla traccia finale “Shamother”, che contiene le idee migliori del combo nostrano e le fonde in una lunga simil-suite (oltre 10 minuti) molto riuscita che non tende mai all’autoerotismo sonoro ma a tenere sempre l’ascolto sul pezzo.
Fvzz Dei è un debutto dalle buone potenzialità, che magari necessiterebbe di una leggera asciugata alle composizioni, ma che si lascia ascoltare con piacere, a patto che non ci si aspetti troppo.
(Heavy Psych Sound Records, 2017)
1. Intro
2. Stamps are for… smile
3. Masturbation
4. Lost In Time
5. Hashish
6. White Fish
7. LPG
8. Shamother