Il quintetto canadese degli Apes è una bella realtà da seguire, come sempre più spesso avviene ultimamente per quelle band che provengono da territori francofoni, tanto per la qualità musicale in sé, quanto per la fisionomia composita e bastarda delle loro soluzioni. Dopo una demo e due tapes giungono quest’anno al full length d’esordio, Lightless, coprodotto da D7i Records, Doomsday Machine Records e L’Oeil Du Tigre.
Otto brani esatti, dal minutaggio che non va mai oltre i quattro minuti, per una soluzione di blackened hardcore declinata in chiave personale, vale a dire che nel mezzo c’è pure un pizzico di doom/sludge e delle sfuriate di matrice grind e crust che arricchiscono e stratificano ulteriormente la natura eterogenea di Lightless. Così l’ingresso dell’album, affidato a “Waterboarding” presenta dedali e grovigli di blackened hardcore, votato al crust, trapassato da agghiaccianti vene melodiche. È una scheggia nero pece, informe, grezza, sbozzata quanto basta. Un buon saggio di tale condotta sono pure “Monolith” in cui gli Apes si muovono tra soundscapes angoscianti, lenti e sporchi, e le consuete velocità black e “No Joy” in cui i confini tra generi si fanno sempre più labili con l’aggiunta di una forte componente grind che ritroviamo preponderante pure in “Asleep”, qui coniugata per lo più con dell’hardcore, senza però che manchino corpose zaffate di lezzo sulfureo. I momenti migliori sono però ancora di là da venire: la titletrack, sicuramente, satura, sporca, perfetta, “Negative Everything” meno agile rispetto al resto, ma più muscolosa, che si svolge lentamente tra riff di cartavetrata e tirate di black che sono oro e “Vitric Persona”, un brano impeccable che si fregia del contributo di Gabriel McCaughry, azzeccatissimo nel variegare i toni. Mentre “Oblivion”, la traccia conclusiva è probabilmente la meno riuscita.
Lightless è un lavoro impeccabile che non demorde nemmeno per un attimo, coriaceo sicuramente e poco immediato. Un lavoro che ha bisogno di ascolti attenti e prolungati. Davvero un peccato se passasse inascoltato.
(D7i Records, Doomsday Machine Records, L’Oeil Du Tigre, 2017)
1.Waterboarding
2.Asleep
3.Monolith
4.Negative Everything
5.Vitric Persona
6.No Joy
7.Lightless
8.Oblivion