Gli Exhumed rientrano a pieno titolo fra le band leggendarie che hanno sempre mantenuto alta la bandiera del death/grind divenendo a loro volta fonte di ispirazione per molte giovani formazioni in ambito extreme.
Il nuovo arrivato, intitolato Death Revenge, rapisce subito l’attenzione grazie all’artwork accattivante che riporta alla mente i classici dell’horror e la “medicina deviata”, da sempre elementi protagonisti nella musica dei Nostri. Si parte con “Death Revenge Overture” che assieme a “Gravemakers of Edinburgh” e “The Anatomy Act of 1832” compone un trinomio di brani strumentali caratterizzati da melodie creepy ed atmosfere orrifiche che rammentano gli slasher movie novantiani. Proseguiamo con “Defenders of the Grave” brano 100% death/grind americano dal taglio catchy, caratterizzato da riff rapidi e scorrevoli sui quali aleggia lo spettro dei Carcass del periodo fra Reek of Putrefaction e Necroticism, da sempre fonte di ispirazione per gli Exhumed. Giunti a “Night Work” farà capolino il lato prettamente goregrind della band, che dà più spazio a un basso massiccio e cafone unito a growl gorgoglianti e assalti in doppia cassa. “The Harrowing” si presenta come il classico brano death/grind le cui radici sono ben piantate nell’old school, lasciando che strutture semplici ma efficaci e mid-tempo accattivanti la facciano da padroni. Anche la successiva “A Funeral Party” segue le stesse coordinate pestando maggiormente sull’acceleratore e sconfinando sovente in territori death/thrash metal; sul finale troveremo l’ottima title-track, brano rapido ed incalzante, che assorbe l’ascoltatore in un vortice di riff malsani ed alternanze tra mid ed up-tempo, a seguire l’ultimo brano strumentale ed una riuscitissima “A Lesson in Violence”, cover dei grandiosi Exodus.
Non si può dunque rimanere impassibili di fronte ad un tale dispiego di attitudine, tecnica e maestria grazie alla quale gli Exhumed sono riusciti a creare uno dei migliori e più completi album della loro carriera. Death Revenge grazie alla sua semplicità ed immediatezza vi conquisterà al primo ascolto e diventerà facilmente uno dei dischi più ascoltati da deathsters e grinders del 2017.
(Relapse Records, 2017)
1. Death Revenge Overture
2. Defenders of the Grave
3. Lifeless
4. Dead End
5. Night Work
6. Unspeakable
7. Gravemakers of Edinburgh
8. The Harrowing
9. A Funeral Party
10. The Anatomy Act of 1832
11. Incarnadined Hands
12. Death Revenge
13. Death Revenge Underture
14. A Lesson in Violence (Exodus cover)