A due anni di distanza da Stige, il quartetto sardo Charun ha pubblicato a fine febbraio il suo secondo full length intitolato Mundus Cereris per Third I Rex Records. Sonorità post-rock e post-metal sono l’elemento costituente di questo album interamente instrumental. I titoli delle tracce richiamano passo per passo nomi di divinità etrusche. Il titolo stesso dell’album rinvia ad un rito di origine etrusca volto a mettere in contatto il mundus dei vivi con quello dei morti, mentre Cerere è la divinità dell’oltretomba e Charun ne è il guardiano.
Il disco si apre con “Malacoda”, brano la cui voce distorta iniziale funge da ponte verso un mondo sommerso per uno spirito che scava alla ricerca delle proprie radici, attraverso il lamento di una chitarra che in alcuni momenti raggiunge il limite della distorsione, rimembrando i Deafheaven nei momenti più nevralgici. “Mae” predilige tempi dilatati e groove vicini al sound degli Isis. Mentre “Laran” presenta la stessa struttura ciclica dell’album riprodotta a livello micro a partire da una prima parte onirica che si dilata in un saliscendi di intensità emotiva ed una seconda parte che risente dell’influenza dei Cult of Luna e che si conclude con un riff rock, per dissolversi nell’esplorazione sonora che sarà protagonista della traccia successiva, “Nethuns”, la quale vede la collaborazione del pianista Stefano Guzzetti. “Menvra” e “Vanth”, infine, sono indissolubilmente legate ed insieme costruiscono il ponte che riconduce in superficie lo spirito spogliato da ogni sovrastruttura accessoria, consapevole della propria essenza.
Mundus Cereris è un album dagli intenti visionari ed esplorativi. Il pantheon etrusco costituisce l’impalcatura attraverso cui le sonorità rivelano una profonda ricerca delle radici culturali che fanno da base per quelle musicali. Queste ultime compongono l’essenza immutabile dell’opera, spogliata dal non necessario. Ciò rende questo album semplice, ma evocativo; onirico, ma tangibile.
(Third I Rex Records, 2018)
1. Malacoda
2. Mae
3. Laran
4. Nethuns
5. Menvra
6. Vanth