Dopo un EP e uno split, arriva l’esordio sulla lunga distanza dei Raum Kingdom. Da sempre convinti nell’autoproduzione delle loro opere, gli irlandesi con Everything & Nothing rilasciano un interessante album di post-metal “sciamanico”.
L’opener “Summoner” ben introduce il mood del disco con cupi riff circolari e nenie che vengono intervallate da scream brutali. L’incedere è sempre marziale con rare variazioni ritmiche. I momenti più ispirati del gruppo si trovano nella parte centrale del disco, “Winter” infatti con la sua psichedelia fatta di lugubri arpeggi coglie nel segno, complice la performance vocale da pelle d’oca di Mia Govoni che ottimamente si intreccia con il vocalist Dave Lee. La band mostra più il fianco nei momenti più cattivi dove l’ombra degli Amenra si fa davvero insistente: alcuni passaggi paiono davvero presi di peso dalla discografia dei belgi.
In sintesi, il disco scorre bene e la produzione è di alto livello. Se i Raum Kingdom riusciranno a togliersi di dosso i riferimenti scomodi sopracitati, ne sentiremo delle belle. Per ora possiamo parlare di un lavoro indubbiamente sentito e viscerale che farà la gioia dei post metallers più incalliti.
(Autoproduzione, 2018)
1. Summon
2. Dig
3. Winter (feat. Mia Govoni)
4. Walk With Reality
5. Rebuilding The Bridge
6. Hidden Pain
7. Struggle