Malgrado non si tratti di una grande città, Bergen ha dato vita ad una moltitudine di band, tra queste i Krakow. Dalla nascita nel 2005 il quartetto nordico ne ha fatta di strada, e si ripresenta agli ascoltatori con il nuovissimo Minus che se da un lato pesca a piene mani dalla scena post-rock, dall’altro si concede anche qualche passeggiata attraverso soluzioni sonore meno dilatate e più oscure.
Il combo spiazza già con la prima doppietta, sia “Black Wandering Sun”, con un intermezzo sognante seppur breve, e la successiva “Sirens” presentano connotazioni cupe con delle chitarre sfibranti, vocals tragiche ed una cupezza non indifferente (presenti anche delle piccole note di alternative rock/metal). Entrambe le tracce però soffrono di una certa discontinuità e non si capisce bene dove vogliano andare a parare. “The Stranger” rimescola ancora le carte in tavola presentando un’anima dalle sfumature quasi elettroniche per poi virare sempre di più sull’apocalittico con il crescendo melodico di “From Fire From Stone”, comunque impregnata di tragicità.
Solo con le finali “Minus” e “Tidlaus” (con esplosioni vocali e corali epiche) si vira sui classici territori post-rock e anche psichedelici con atmosfere liquide, amplificate ed ipnotiche dal minutaggio elevato. E’ proprio in questi casi che il risultato è maggiormente efficace. Nonostante la tecnica sopraffina, quando il gruppo tenta di andare oltre qualcosa si incastra e non risulta fluido come si desidera.
Nonostante qualche intoppo nella prima parte del disco, la bellezza complessiva non è in discussione e mette in luce una band da non sottovalutare e che può appassionare chiunque apprezzi la buona musica.
Piccolo extra. Il leggendario locale Garage di Bergen rischia la chiusura dopo 28 anni. E’ stata aperta una petizione. Coloro che fossero interessati alla vicenda possono visitare questo link di riferimento.
(Karisma Records, 2018)
1. black wandering sun
2. sirens
3. the stranger
4. from fire, from stone
5. minus
6. tidlaus