Dopo un ep di tre anni fa, Monsters, i francesi Nord, trio con Thibault Faucher dei doomster Monolithe alla batteria, hanno portato a termine il loro primo full length, And Now There’s Only A River Left Behind, che uscirà autoprodotto a fine mese.
Dieci brani, più un’esaltante bonus track strumentale – “III:Radial Era” – per 50 minuti di alternative rock arioso che si muove benissimo tra eleganti trovate math rock, discrete e ben amalgamate, un piglio post-hardcore, quello di Pianos Become The Teeth e compagnia, e larghe pennellate post-rock luminose e giubilanti. Certo, trovate catchy ne hanno – cori, falsetti, un’eleganza e una precisione impeccabili, e in “Xibalba” sembra di ascoltare i 30 Seconds to Mars dei primi album – ma i Nord sono bravi e si divertono e non mancano neppure momenti particolarmente ispirati in cui toccano tutti i tasti del proprio repertorio. A equilibrare i chiari dell’album c’è una doppia faccia fatta di rumorosissimi finali, riffoni più corposi e una sensibile tendenza a pestare quando possono, osando con un certo coraggio e impedendo sistematicamente ai propri pezzi di trasformarsi in singoloni da radio. Oltretutto da And Now There’s Only A River Left Behind ne esce fuori il ritratto ben definito di un sound con i suoi pro ed i suoi contro, ma non è un accozzaglia di cose e, nei brani di una certa lunghezza, sa osare coraggiosamente delle scritture maggiormente impegnative. Due i singoli dell’album: “Watch This Burn” ed “Ektos/Plasma”.
And Now There’s Only A River Left Behind è uno di quegli album che inizi ad ascoltare distrattamente e più lo ascolti più non dispiace. Per molti, non per gli ascoltatori più estremi.
(Autoprodotto, 2018)
1.The Quiet Walker
2.The Only Light
3.Ghost
4.Near Death Experience
5.Silent Shapes
6.Watch This Burn
7.Holy Mountain
8.Ektos/Plasma
9.Xibalba
10.And Now There’s Only A River Left Behind
11.III:Radial Era (Bonus Track)