Personalmente non sono molto attratto dai pagliacci, ma quando ho visto la copertina di questo disco mi ha subito ispirato fiducia. I tipi in questione sono i transalpini Pensées Nocturnes e questo è il loro nuovo lavoro, nonché sesto album in studio: Grand Guignol Orchestra. Anche in questo caso stiamo parlando di una one man band, tipologia di formazione che pare essere particolarmente in voga in Francia.
Bando alle ciance, entriamo nel vivo di questo splendido lavoro in stile avant-garde black metal. Questo circo grottesco dalle tinte macabre e dark è composto da dieci tracce per una durata complessiva di circa 45 minuti di pure tensione musicale. Non sono solo presenti i classici strumenti di una band metal, ma anche fisarmoniche, trombe, organi e sassofoni, realizzando un vero e proprio casino brutale. Da come potete immaginare le canzoni sono una mescita di psichedelica brutalità. Non c’è un attimo di pace in questo Grand Guignol Orchestra, un vero e proprio marasma avant-garde, ma i Pensées Nocturnes si spingono anche oltre. “L’Alpha Mal” è un pezzo dissacrante e meschino che butta violentemente l’ascoltatore in un caleidoscopio di emozioni sinistre. Altri brani degni di nota sono senz’altro “Deux Bals Dans La Tête”, caotica e brutale – “due palle nella testa” è la traduzione del titolo –, “Les Valseuses” e la schizoide “Gauloises Du Gitanes”. A volte ci viene da pensare a come abbiano potuto concepire un disco così pazzo e provocatorio. Ovviamente non finisce qui, perché sovente Pensées Nocturnes ci regala svarioni jazz come in “Comptine à Boire” e “Aunis Maudit”.
L’album non passa di certo inosservato ed è bellissimo nella sua violentissima immoralità. Questo circo a dir poco grottesco e surreale è veramente bello e non possiamo farne a meno. Promossi in tutto e per tutto.
(Les Acteurs De L’Ombre, 2019)
01. Un Trop Plein D’Rouge
02. Deux Bals Dans Tete
03. Poil De Lune
04. L’Alpha Mal
05. L’Entrangorium
06. Les Valseues
07. Gauloises Ou Gitanes?
08. Comptine à Boire
09. Anis Maudit
10. Triste Sade