Ci eravamo occupati degli argetini Prion nel 2015 in occasione dell’uscita del loro secondo disco ed ora, nei freddi giorni di febbraio 2019, ecco arrivare la terza fatica in studio Aberrant Calamity, pronta a regalarci abbondanti dosi di death metal agguerritissimo.
Aberrant Calamity si presenta immediatamente come un’opera matura, confezionata con cura in ogni sua sfaccettatura, partendo dall’artwork sinistro ed infernale sino alla registrazione di ottima qualità ed un sound maggiormente elaborato e potente. Tuffandoci nell’ascolto di questo disco capiremo rapidamente di aver a che fare con materiale ispirato in cui la personalità dei Prion si rende palpabile in ogni traccia. “Fictitious Form of Stability” scatena immediatamente l’inferno in terra grazie a riff serrati perfettamente fusi a martellanti pattern di batteria ed una sapiente gestione dei tempi che si alternano in maniera dinamica e fluida. “I Remembered to Breathe” parte in pompa magna con up-tempo incalzanti alternati e ammorbiditi da alcuni arpeggi melodici dando vita ad una struttura solida e compatta al contempo ricca di sfaccettature grazie alle quali i nostri esplorano tutti i meandri del death metal, con tanto di sontuoso assolo di chitarra piazzato nella seconda parte del brano. Giunti a “Over the Asphalt of a New Era” incontreremo ritmiche possenti e diaboliche a là Vital Remains, alternando tempi medi e repentini stop ’n’ go. Decisamente coinvolgente la conclusiva “Slow Down” dove i Nostri intessono elaborate trame di chitarra e basso dando sfoggio di ottima perizia tecnica mettendo in piedi mid-tempo dal sapore old school strizzando al contempo l’occhio verso la scuola extreme nord-europea. Il tutto, come sempre, al servizio della più feroce brutalità, rimarcata efficacemente dal poderoso growling del vocalist Gregorio Kochian.
Aberrant Calamity è indubbiamente un disco interessante ricco di personalità, motivo per cui risulterà interessante e piacevole per tutti gli amanti delle sonorità metal estreme. Non ci resta che congratularci con i Prion sperando che mantengano sempre così elevati i loro standard qualitativi.
(Comatose Music, 2019)
1. Fictitious Form of Stability
2. Irreversible Ways
3. I Remembered to Breathe
4. Unable to Discern
5. Over the Asphalt of a New Era
6. I’m Jonah, Sacrifice Me
7. Pathological Self Destruction
8. Observed Relativity
9. The Hesse Paradox
10. Slow Down