Avevamo lasciato gli sleepmakeswaves nel 2017 con l’ottimo Made of Breath Only. Dopo il periodo di promozione dell’album la band australiana è rimasta silenziosa – ma laboriosa – per qualche tempo, e l’uscita di cui stiamo parlando in questo articolo ne è la prova. Il periodo di riflessione è infatti servito al combo, che nel frattempo ha perso un chitarrista per strada ed è divenuto un terzetto, per ripensarsi e scrivere il materiale di These Are Not Your Dreams. L’album è stato pubblicato sotto forma di una trilogia di EP – No Safe Place, Out of Hours e Not an Exit – pubblicati rispettivamente a gennaio, maggio e luglio 2020.
E’ quindi un’opera particolare, in cui i tre segmenti vivono di vita propria ma allo stesso tempo si inquadrano in un’unica cornice – insomma, puoi ascoltarlo come una raccolta o come un nuovo album, si mostrerà comunque in tutto il suo valore di interessantissima uscita post-rock, con ampi margini di lettura.
La tracklist si compone, quindi, di dodici brani totali, quattro per ogni EP, posizionati in ordine cronologico di uscita. Inizia la maestosa “The Endings That We Write” che apre No Safe Place. E’ il brano più lungo della scaletta nei suoi undici minuti ed è anche tra i più riusciti, con le sferzate di post-rock moderno a cui gli sleepmakeswaves ci hanno abituato, corroborate qui da un appeal ancor più guitar-driven rispetto al passato, con sezioni più robuste – fa capolino un inaspettato blast beat! – che tessono un crossover abbastanza metallico. I restanti brani che compongono il primo EP si assestano sulle stesse coordinate: è la solita ricetta della band, che però dimostra la propria esperienza evidenziando un’ottima scrittura, senza veri momenti di stanca.
Le sorprese iniziano con Out of Hours, il secondo EP, presentato come un omaggio ad alcune influenze finora rimaste in secondo piano, in particolare la scena emo/alternative anni ’90. Qui, infatti, per la prima volta nella discografia degli australiani troviamo un uso organico e canonico delle voci, opera del chitarrista Otto Wicks-Green. Il risultato è strabiliante: i brani funzionano, palesando un esempio non standardizzato di post-rock con vocals – vocals, per inciso, di ottima fattura, eseguite in maniera intensa e con grande capacità. “Zelda”, in particolare, è super catchy ma di sostanza, e soprattutto è un pezzone, per chi scrive tra le migliori cose ascoltare quest’anno nel genere.
Ancor più particolare la sezione di Not an Exit, che tramite un uso accentuato dell’elettronica (mai assente, in realtà, anche negli altri EP) svela un lato ulteriormente diverso del terzetto, che si reinventa con un’attitudine più dimessa, minimale, riflessiva. Non è un caso, dal punto di vista emotivo come da quello prettamente tecnico e strumentale, che gli ultimi quattro brani siano stati registrati in pieno lockdown, obbligando, ad esempio, la band a ricorrere a una strumentazione più casalinga – il comparto ritmico è limitato a drum machine e qualche sample, ad esempio. Ne risulta un poker di brani dall’attitudine notturna, chiusa in sé stessa, senza le esplosioni, i sussulti e le sovrastrutture tipici degli smw, ma anche in questo caso il risultato soddisfa ed emoziona. Come l’intensa “Serenity Now”, nuovamente guidata dalle vocals di Wicks-Green, o l’elegante lo-fi elettronico di (appunto) “Lofi Nylon”.
These Are Not Your Dreams è quindi un disco vario, in quanto somma di tre parti tra loro diverse e complementari, che mettono in luce le grandi capacità degli sleepmakeswaves di districarsi fra linguaggi diversi, facendoli comunque propri. Forse non è l’opera migliore della band, ma sicuramente è la più completa – ricordiamo che i tre si sono occupati di tutti gli aspetti della release, dalle registrazioni a mix e master, fino al concept e comparto grafico, con grande cura dei dettagli. E il risultato è un album che si lascia ascoltare e riascoltare, uno di quelli che mostra ad ogni giro nuove chiavi di lettura, e soprattutto non stanca. Non male per un genere da molti considerato stantio.
(Bird’s Robe Records, 2020)
1. The Endings That We Write
2. Batavia
3. Time Wants a Skeleton
4. Cascades
5. Pyramids
6. Zelda
7. Menthol
8. Embraced
9. Mind Palace
10. Serenity Now
11. Lofi Nylon
12. These Are Not Your Dreams