I Dødehender sono un progetto parallelo di Francesco Begotti, vecchia conoscenza della scena metal italiana come batterista di Zeit, Anbruch e As The Sun. Ad accompagnarlo in questa nuova avventura Nicolò Gerotto dei Maat Mons, come co-arrangiatore e curatore di mix e master, e Sebastiano Busato (cantante di Zeit, Anbruch e 400colpi) alla voce.
Questo A Cursed Child Made Careless Mistakes In A Place Laden With Memories (sia il titolo del disco che i titoli dei brani sono un po’ lunghini…) è il loro EP di esordio, pubblicato a dicembre e stampato da Assurd Records, Callisto Records, Tanato Records e Youth Of Today Records (rigorosamente in ordine alfabetico) su vinile, CD e cassetta (il vinile è già andato sold-out, ma una ristampa è in programma nei prossimi mesi). Il genere proposto dai nostri è un black metal di stampo classico, ma suonato come solo i grandi sanno fare, con suoni e produzione ad alti livelli; i brani sono brevi ma intensi, ricchi di melodie di chitarra e atmosfere tipiche del genere.
Si inizia con “The Dog And The Child Heard The Water Flowing In A World Of Shattered Dreams” e subito si capiscono le intenzioni della band, cioè suonare black metal senza compromessi, infatti Francesco mantiene imperterrito il blast-beat per tutto il pezzo con risultati eccellenti e i riff della vecchia cara scuola scandinava impreziosiscono questo pezzo, pur mantenendo melodie ben definite. Un gustosissimo riff in tremolo picking e il “solito” blast-beat ci introducono a “The Dog And I Cursed Human Indolence In a Desert Of Shadows”, brano stupendo che mi ha ricordato molto i Naglfar per la melodia delle chitarre, dove Sebastiano, con la sua voce, offre una prestazione degna di lode; anche in questa traccia i tempi di batteria si mantengono velocissimi, eccezion fatta per un brevissimo mid-tempo a metà canzone. Un sottofondo ambient e una malinconica chitarra acustica ci accompagnano nell’ascolto di “The Cursed Dog Has Stopped Trying To Think Through The Winds Of Death”, terzo e ultimo brano, e questa volta i Dødehender rallentano (almeno all’inizio), offrendoci un mid-tempo ispiratissimo, con riff di chitarra da brividi e un’atmosfera che ci fa sembrare di essere catapultati in una foresta norvegese, concludendo il brano a mille all’ora, con accenni black/thrash, prima di lasciare spazio al sussurro delicato del bambino del titolo.
Questo EP ci regala 13 minuti di black metal ottimo, suonato da musicisti di assoluto valore e ci lascia con l’acquolina in bocca, in attesa del primo full-length, che spero arrivi presto. I Dødehender sono tra noi e meritano un posto nell’Olimpo del black metal e ci inorgoglisce il fatto che siano italiani.
(Assurd Records, Callisto Records, Tanato Records, Youth Of Today Records, 2020)
1.The Dog And The Child Heard The Water Flowing In A World Of Shattered Dreams
2.The Dog And I Cursed Human Indolence In A Desert Of Shadows
3.The Cursed Dog Has Stopped Trying To Think Through The Winds Of Death