Sono un grande appassionato di film horror e l’EP d’esordio dei brasiliani Fossilitazion mi ha fatto saettare nella testa, appena messo in riproduzione, le immagini dell’inizio de L’Esorcista. Quell’atmosfera pregna dei peggiori misteri, quella sabbia arida sotto la quale si celano orrori vecchi come il mondo… tutto è sovrapponibile alle ambientazioni evocate da questo He Whose Name Was Long Forgotten, sputato il 5 marzo scorso da un neonato duo di São Paulo, consistente in batteria e voce/chitarra degli ottimi Jupiterian.
Come il titolo e il richiamo cinematografico suggeriscono, l’opera affonda le proprie radici tematiche nell’immaginario legato ad antichi culti, a riti osceni e preistorici. La messa in musica di tali antiche aberrazioni è quanto mai azzeccata: un doom metal sporco e cavernoso, suonato con un approccio, nella scelta dei suoni, dei blast beat e del riffing, che molto deve al death americano. Se ne ottiene una miscela densa e catramosa che di innovativo ha ben poco ma che di certo, sul livello dell’oppressione sonora dell’ascoltatore, fa la sua schifosa figura. Brani come “Neanderthal Tombs”, col suo incedere da processione all’ombra dei monoliti di Stonehenge o “A Deplorate Epoch”, in cui i succitati Jupiterian incontrano i gorgoglii dei vecchi Autopsy, rendono conto del fatto che la proposta sia diversa da quella dell’altra band dei musicisti coinvolti, e che questo nuovo progetto si orienti su coordinate sì meno sperimentali ma certamente più massicce nei suoni e, usando il termine in senso lato, ignoranti.
Non sono sicuro che un album di cinque tracce per un totale di quasi venticinque minuti possa essere chiamato EP, ma così l’esordio dei Nostri viene presentato e così ne fruiamo. Di certo c’è che i Fossilization hanno le idee piuttosto chiare sul tipo di commistione, semplice ma devastante, che vogliono portare avanti con le proprie composizioni: di sicuro qualcosa che faccia andare su e giù le teste ma anche qualcosa di antico e conturbante, qualcosa che forse sarebbe stato meglio lasciare là dove lo si era dimenticato.
(Transylvanian Tapes, 2021)
1. Neanderthal Tombs
2. Blight Cathedral
3. Caronte
4. He Whose Name Was Long Forgotten
6. A Deplorate Epoch