I tamburi di guerra hanno iniziato nuovamente a suonare, la nebbia si dirada e appare chiaro quale forza ci si trova di fronte: ecco ritornare gli Antichrist Siege Machine, duo war metal proveniente da Richmond, Virginia. La band formata da Scott Bartley (voce e batteria) e Ryan Zell (chitarre) si è formata nel 2016 e nel giro di cinque anni ha pubblicato oltre al primo full length Schism Perpetration del 2019, due demo e due EP, l’ultimo dei quali, Filth Of The World, risale allo scorso 2020; Purifying Blade, pubblicato l’8 di ottobre dalla canadese Profound Lore Records su LP, CD e in formato digitale, è il loro secondo album e ci mette in mostra tutta l’artiglieria pesante di cui la band dispone.
La formula musicale proposta dai nostri è la medesima che abbiamo potuto ascoltare nelle precedenti pubblicazioni, ossia una violenta, sfrenata e putrida miscela di death e black metal, marcia come decomposti cadaveri abbandonati sul campo di battaglia e letale come un’arma tagliente e pericolosa, brandita dalla malvagità più pura e dall’odio più intrinseco, diretta al cuore della cristianità, lacerandone i tessuti attraverso il proprio assalto sonoro; gli Antichrist Siege Machine sono i volti del male più nero, barbarici guerrieri dalle spade insanguinate e dagli scudi induriti con le costole frantumate dei nemici.
Le 11 tracce che compongono i 30 minuti di Purifying Blade non lasciano scampo e sono veri e propri assalti sonori senza fronzoli o minime concessioni alla melodia (eccezion fatta per i due intro “The Way Of Cain” e “That The Wicked Be Revealed”), dove la batteria è quasi primitiva ed incessantemente in blast beat, la chitarra, pesante ed impastata, è accordata così bassa che pare provenire dagli abissi infernali e la voce sputa veleno e lacera l’ascoltatore, scaraventandolo in un incubo a tutti gli effetti; anche quando la band si concede qualche attimo di riposo dalla velocità sfrenata e dal caos sonoro (l’inizio di alcuni brani o il loro manifesto “Antichrist Siege Machine”) l’orrore non scompare e l’atmosfera rimane putrida e pesante, denotando però una maggiore vicinanza al death rispetto che al black metal (notabile anche nella struttura dei brani, nell’approccio agli strumenti e nei momenti stridenti delle chitarre, retaggio del Floridian death metal), avvicinandosi a band come Revenge e Diocletian.
Questo album sarà amatissimo da chi è avvezzo alle sonorità tipiche del war metal, dandogli la possibilità di inserire gli Antichrist Siege Machine nella propria discografia, ma sarà poco digeribile da chi non flirta con il caos sonoro tipico del genere. La tempesta ora si avvicina, i tuoni rimbombano e i fulmini illuminano unicamente la distesa di cadaveri prodotta dal passaggio degli Antichrist Siege Machine, all’assalto della cristianità.
(Profound Lore Records, 2021)
1. Intro – The Way Of Cain
2. Carried Into Darkness
3. Unleashed Hostility
4. Chaos Insignia
5. Led By Fire
6. Victorious Legions Of Satan
7. Intro – That The Wicked Be Revealed
8. Defiled In Iniquity
9. (To Be Sooner) Broken By Pain
10. Antichrist Siege Machine
11. The Inevitable Penalty