A due anni di distanza dalla loro ultima fatica, gli instancabili e prolifici Hate rilasciano il loro nuovo album intitolato: Rugia che prosegue il discorso e le trame elaborate con le due pubblicazioni precedenti, culminate con l’ottimo Auric Gates of Veles.
Si parte con la title-track, brano dotato di un sound stentoreo, caratterizzato da mid-tempos oscuri ed un incedere piuttosto cadenzato, si continua poi con le ottime “The Wolf Queen” e “Exiles of Pantheon” entrambe incalzanti in cui la batteria pesta duro e le ritmiche nel loro complesso risultano piuttosto sostenute con un sound che ci riporta al solito ed immancabile paragone con i conterranei Behemoth di metà carriera, giunti a “Awakening the Gods Within” troveremo una canzone in cui il lato black metal diventa preponderante, e riffs monolitici si intersecano a vari cambi di tempo ben calibrati, “Velesian Guard” si dimostra piuttosto interessante e grazie al taglio epico ed all’incedere marziale che la caratterizzano, il tutto supportato da un drumming variegato imperniato su un vero e proprio “tappeto” di blast-beats, la conclusione viene affidata a “Sacred Dnieper” poderosa aggressione sonora in cui l’urgenza e la furia distruttiva degli Hate raggiungono la loro massima espressione.
Rugia è un disco ben realizzato, in grado di trasmettere la passione e la capacità profuse dagli Hate in ognuna della proprie opere, è quindi un piacere vedere la costanza con cui i ragazzi polacchi riescono a coniugare alta creatività e buona qualità, consegnando alle stampe prodotti interessanti e di qualità.
(Metal Blade Records, 2021)
1. Rugia
2. The Wolf Queen
3. Exiles of Pantheon
4. Saturnus
5. Awakening the Gods Within
6. Resurgence
7. Velesian Guard
8. Sun of Extinction
9. Sacred Dnieper
7.5