Mi sono avvicinato ai Worm Shepherd per via della curiosità che aveva suscitato in me la descrizione breve fatta dall’etichetta e l’interessante artwork del loro ultimo lavoro, Ritual Hymns. Questo mi ha permesso di scoprire una band assolutamente valida e degna di nota, quindi bando alla ciance e tuffiamoci subito nell’esplorazione di questo secondo disco in studio, uscito per l’etichetta Unique Leader Records.
I Worm Shepherd sono un quintetto del Massachusetts che fonde sapientemente il black/death metal in stile Behemoth con il deathcore più muscoloso, violento ma anche epico in stile Shadow of Intent/Lorna Shore. Il risultato finale è un sound poderoso, dalle velleità maestose in grado di travolgere l’ascoltatore grazie alla propria furia, risultando al contempo evocativo e mai noioso. Premendo il tasto play incontreremo la doppietta composta dalla title-track e da “Ov Sword and Nail”, entrambi brani incalzanti, sorretti da un poderoso wall of sound generato dalle due asce e dal basso che intessono fitte trame unendo melodia e ferocia, gli up tempo la fanno da padroni sino a giungere poi a poderosi breakdown accompagnati da growl cavernosi, che colpiscono l’ascoltatore come una palla da demolizione; “Chalice ov Rebirth” apre con riff epici e stentorei a là Behemoth di Demigod, tra raffiche di blast beat e screming graffianti del vocalist Brandon Cooper, si passa poi ad un sapiente mix tra mid ed up-tempo con cambi di tempo ben congeniati, senza mai alzare più di tanto il piede dal pedale dell’acceleratore; “A Bird in the Dusk” si caratterizza per una intro soave grazie al suono ticchettante della pioggia che si sposa a soavi melodie di tastiera per poi passare ad un attacco frontale in doppia cassa che va ad unirsi a tempi-medi monolitici e ad un songwriting dall’alto tasso tecnico. A chiudere l’album troveremo l’ottima “Winter Sun”, brano più lungo e strutturato del platter caratterizzato da alcune melodie in stile Old Man’s Child, ed una sapiente alternanza tra scream e growl, dando vita ad una canzone epica e coinvolgente che vi farà scapocciare senza sosta e che sicuramente riuscirà ad esprimersi al meglio in sede live; sul finale incontreremo un massiccio rallentamento schiacciasassi ed una serie di breakdown che andranno a dare una degna conclusione all’opera.
Nel complesso Ritual Hymns risulta ben scritto e composto sapientemente, riuscendo sin dall’inizio a catturare l’attenzione dall’ascoltatore, guidandolo poi all’interno di un turbinante ed affiatato mix di melodie, blast beat, accelerazioni e breakdown, il tutto sorretto da una sezione ritmica sempre frizzante e coinvolgente. Non mi resta che premiare l’ottimo lavoro degli Worm Shepherd grazie a cui potremo iniziare il 2022 in modo scoppiettante!
(Unique Leader Records, 2022)
1. Ritual Hymns
2. Ov Sword and Nail
3. The Ravens keeps
4. Chalice ov Rebirth
5. Blood Kingdom
6. Wilted Moon
7. A Bird in the Dusk
8. The River ov Knives
9. Winter Sun8.0