Era da un po’ di tempo che non si sentivano i Goat Torment. Forked Tongues arriva per Season of Mist a distanza di ben sei anni da Sermons To Death e lo fa bene, lo fa con cattiveria e aggressività, ma ha anche dei difettucci.
I Goat Torment sono noti per essere una di quelle tante entità di blackened death metal marce fino in fondo, un po’ come i Belphegor e ci sta tutto. L’aggressività, la pesantezza e la malvagità in Forked Tongues sono le colonne portanti, si capisce, basta sentire pezzi come “Pantheon Of Devourment” e “Deceitful Faith” per carpire tutta la furia bifolca che si trova in questo disco. Abbiamo riff semplici e maledettamente diretti e sezioni ritmiche che sono una scarica di Browning M2 sia per potenziale distruttivo che per ripetizione infinita. Certo, abbiamo anche momenti più cadenzati in cui tutto rallenta parecchio, ma sono praticamente quegli istanti in cui si cercano bersagli da annichilire. Forked Tongue se la sbriga con nove pezzi di una crudeltà immensa che non lascia tregua all’ascoltatore fatta eccezione per “The Road To Oblivion” con cui si può riprendere fiato, ma per il resto dal primo brano alla conclusiva “Charnel House” è un massacro interminabile.
Certo, tutto bello, tutto ignorante e demolitore, ma (e qui arrivo al difettuccio menzionato in apertura) forse il tutto risulta leggermente ripetitivo, nella sua semplicità. Resta comunque un disco piacevole, adattissimo ad ascoltatori di nomi altrettanto marci di malevolenza quasi proibitiva come Prosanctus Inferi.
(Season of Mist, 2021)
1. Pantheon Of Devourment
2. Disorder And Disruption
3. Cursed
4. Forked Tongues
5. The Road To Oblivion
6. Profanation
7. Deceitful Faith
8. Ravenous Ghouls
9. Charnel Houses
6.5