A distanza di cinque anni da The Fellow Traveller, uscito per la Echozone in Europa e per la Metropolis per il mercato nordamericano, tornano i The Frozen Autumn, storico duo torinese che ha contribuito in maniera decisiva a scrivere la storia della scena europea in ambito coldwave/synthwave. Per allontanare l’insopportabile canicola estiva la Avantgarde Music ha scelto di ristampare il loro ispiratissimo esordio Pale Awakening, uscito nel 1995 per Weisser Herbst Produktion. Album che, stando alla cronaca, ha già visto fino ad oggi altre due ristampe. La prima nel 2000 grazie alla Eibon Records di Mauro Berchi (Canaan) con il titolo di The Pale Connection, e la seconda nel 2009 con la Twilight Records. In questa ultima veste, la Avantgarde ha scelto di puntare sul doppio formato, vale a dire la versione in CD con bonus track, e quella in 12″ gatefold a vinile doppio disponibile in due diversi colori.
Passando all’analisi del disco non possiamo non sottolineare come ci si trovi davanti ad un album seminale che rappresenta uno dei momenti più alti nel panorama crepuscolare degli anni Novanta. Concettualmente Pale Awakening è da inquadrare come un concept rivolto a quella ricerca che possa spiegare in modo finalmente definitivo che cosa (e chi) ci sia oltre a noi nello spazio infinito. Ma soprattutto che cosa rappresenti questo “qualcosa”, dal momento che in molti, forse in troppi visti i risultati peraltro deludenti, si sono negli anni cimentati in questa ricerca senza mai riuscire a definirlo in modo chiaro e concreto. Non è semplice approcciare in modo sintetico una carriera come quella di The Frozen Autumn. Le loro sperimentazioni hanno rappresentato un’evoluzione continua, ma sempre riconducibile ad un marchio di fabbrica immediatamente distinguibile. La loro darkwave è innegabilmente legata ai momenti migliori della scena europea, un punto di riferimento sin da questo album di debutto, arrivato in un momento storico in cui la formazione era limitata al solo Diego Merletto, affiancato per l’occasione da Claudio Brosio. L’avvento di Froxeanne arriverà soltanto con l’album successivo, nel 1997, quando con Fragments of Memories, The Frozen Autumn inizieranno la collaborazione con la Eibon Records che andrà avanti per tre album regalando momenti di una bellezza cristallina che nonostante gli anni dimostrano di essere ancora estremamente fulgidi.
Grazie a questa ristampa la Avantgarde Music permette a chi al tempo non era ancora stato rapito da queste sonorità di godere di un album che non facciamo fatica a definire come elegante, raffinato e armoniosamente sognante. Le ritmiche da dance floor che negli anni più recenti hanno caratterizzato la loro produzione al tempo erano solo abbozzate, in favore di un approccio più etereo, che stava modellandosi per raggiungere poi le vette qualitative di un progetto che ha sempre valorizzato al meglio l’aspetto emotivo ed emozionale del suo modo di creare musica. Se è vero che occorre andare alla radice delle cose per poterle capire e apprezzare a fondo, un album come Pale Awakening non può che essere il modo migliore per iniziare questo nostro viaggio a ritroso nel passato per guardare con occhio diverso al futuro.
(Avantgarde Music, 2022)
1. Pale Awakening
2. Again
3. Winter
4. Another Tear
5. Onyria
6. This Time (80’s Song)
7. In the Nightime
8. Wait for Nothing
9. When The Dreams Became Memories
10. This Time – remix
11. Bio Vital