Per chi non ha idea di chi si parli: è in giro da relativamente poco il progetto Master Boot Record, è una sorta di entità che si differenzia dalla maggior parte delle cose che si sentono normalmente. È vero, ci sono altri casi di metal computerizzato, vengono in mente Gonemage e The Algorithm, Cara Neir e Homeskin: ognuna di queste realtà ha una sua personalità, ma sempre con uno spirito umano dietro, Master Boot Record invece, nonostante possieda effettivamente dei sentimenti, è completamente artificiale. Il 2022 vede l’uscita di Personal Computer, il decimo album del progetto di Victor Love.
Personal Computer è un lavoro abbastanza complesso nel suo piccolo. Complesso semplicemente perché va saputo prendere; certo è che i puristi del metal o dell’elettronica non lo gradirebbero o addirittura lo disprezzerebbero. Credo serva una discreta dose di apertura mentale per poter gradire un prodotto simile, che mette insieme in maniera assolutamente omogenea una sorta di power metal adombrato a sufficienza, dosi pesanti di musica gabber, elettronica, thrash metal, progressive metal e spunti sporadici che rimandano ai Goblin del mitico Profondo Rosso. Il disco è molto interessante nella sua interezza, ma sul lato pratico credo che abbia delle pecche riconducibili proprio alla sua natura criptica, in pratica è impossibile ricordarsi quel pezzo che hai amato alla follia durante l’ascolto, cosa che può ricordare l’ascolto di un tape che non permette lo skip dei pezzi e questo va moltissimo in contrasto con il contesto tecnologico dell’opera, ma queste sono solo manfrine da pensatore della musica. La sostanza vuole che questo album sia particolare e vada scoperto, secondo per secondo.
Un disco ostico per molti, ma estremamente interessante per chi non teme la scoperta di cose inusuali.
(Metal Blade Records, 2022)
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5. 80386SX
6. 80486
7. 80486DX
8. 80486SX
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10. 80686