Gli Anderes Holz sono un particolare e folle trio nato nel 2015 con una particolare affezione per la cultura freak tipica del periodo di Woodstock condensando però le proprie influenze in un sound molto più schizzato di quel che ci si potrebbe aspettare. Le sfumature sporche e rugginose che vengono fuori denotano un mood decisamente kraut rock piuttosto che il progressive citato dalla stessa band nelle note biografiche. La strumentazione viene ridotta all’osso con l’utilizzo di basso, batteria e il e-waldzither, un antico strumento della tradizione tedesca con qualche piccola aggiunta di elementi come il theremin.
Dopo l’interessante esordio a nome Fermate, questo Continuo (edito per la Tonzonen Records) accentua ancora di più il desiderio di stupire ed andare oltre certi schemi e difatti si assiste ad una colata di tantissimi elementi, alle volte forse troppi, come pure incursioni nei generi più variegati. Partendo come sempre dal folk rock i musicisti si dilettano in affreschi complessi fra garage/psych fortificato da giri simil stoner (“Şıfr”) ed intermezzi onirici su basi drone dove le vocals sia maschili che femminili duettano in turbini acidi. I trip lisergici, profumati di anni Sessanta, vanno a braccetto con il noise rock (“Morgenwelt”) facendo una tappa nel mondo latino americano (“Schwan”) attraverso fumi stordenti (“Neume”), nenie acustiche (“Philia) e tentazioni garage/prog (il sax caldo di “Čopor”). Oltre alla sperimentazione e seduzioni simil avant-garde ci sono però degli episodi particolarmente duri che aprono le porte per un futuro decisamente intrigante. Senza comunque far mancare un totale bagaglio di dettagli e pazzie, il riff portante di “Stereo Indigo” ha dalla sua un ritmo ed un groove incalzante che trascina il flusso nel puro piacere e le stesse impennate rocciose di “Globus”, mischiate a spruzzate folk, riescono ad inglobare nuovamente noise e stoner rock fino alla squilibrata e deviata bordata a nome “Buto”, un concentrato di martellate ritmiche e distorsione che faranno felici gli amanti delle sonorità più rumorose. Questa tripletta di matti in realtà non inventa nulla che non sia già stato scritto in passato però cerca comunque di dargli un’identità personale e piano piano i risultati stanno uscendo.
Un lavoro dedicato a chi cerca una certa pazzia dalla musica (Frank Zappa insegna) o chi è attratto da qualcosa che esuli dalla banale forma canzone.
(Tonzonen Records, 2022)
1. Şıfr
2. Morgenwelt
3. Stereo Indigo
4. Fase
5. Globus
6. Neume
7. Schwan
8. Butō
9. Čopor
10. Philia