I tedeschi Firtan tagliano orgogliosamente il traguardo del terzo full length nel 2022 con Marter, dopo due dischi davvero apprezzabili e che già facevano intuire un’evoluzione da parte del quartetto. Restando attaccata alla scelta del tedesco come lingua cantata, la band fa un ulteriore passo in avanti dal punto di vista compositivo rispetto al già ben riuscito Okeanos, dando un ulteriore dose di eclettismo e stravaganza alla proposta e farcendo il loro black metal con sfumature avant-garde ed epiche.
Quello che Marter traccia è un percorso battagliero, apocalittico e che ormai poco ha a che fare con il passato vagamente pagan della band, ma è senza dubbio qualcos’altro. Dal punto di vista evolutivo, quest’album mi ha ricordato Varjoina Kuljemme Kuolleiden Maassa degli enormi Moonsorrow, ovvero un parziale distacco dalle atmosfere più guerreggianti e medievali dei dischi precedenti, optando invece per qualcosa che racconta un mondo arso dal fuoco e reduce da un Apocalisse. In realtà le etichette vengono un po’ meno durante l’ascolto, in favore di un incasellamento più generico e ampio che potremmo definire musica estrema. Non a caso i Firtan si lasciano andare a saltelli qua e là nelle melodie heavy metal o nei riff serrati più thrash, non risparmiandosi da nessun punto di vista e senza pregiudizi. Il suono che ne viene fuori, nelle sue migliori manifestazioni (“Amor Fati”, “Parhelia”, “Odem” per citarne alcune) piacerà moltissimo a chi è abituato a sonorità come quelle dei Saor, degli Empyrium (non a caso l’album è stato registrato nello studio di Markus Stock) o dei più recenti Thyrfing. Il tutto condito splendidamente con fraseggi folk e passaggi che strizzano l’occhio al mondo della musica neo-classica.
Tutto sembra al suo posto in questo Marter, in definitiva. Il sound della band è robusto, sicuramente focalizzato sull’imponenza dei riff ma complessivamente molto completo e centrato. Per assaggiarne la suddetta completezza stilistica vi consiglio di dare un occhio al videoclip di “Amor Fati”. Riassumendo, l’evoluzione finora intrapresa dai Firtan risulta essere molto promettente e ispirata, e forse questi sono i motivi che l’hanno spinta così oltre i confini della loro Germania.
(AOP Records, 2022)
1. Faðir
2. Amor Fati
3. Labsal
4. Lethe
5. Parhelia
6. Odem
7. Menetekel
8. Peraht